di Vanni Fabbri, Presidente Ass.Cult. ArtBox
Lo scorso 9 giugno si è concluso quel meraviglioso tour de force che è stato l'ARTIKA FESTIVAL 2010. Quarta edizione di un festival ormai radicatosi nel territorio recanatese come baluardo per artisti contemporanei indipendenti e innovativi di ogni disciplina. Musica, arte contemporanea, letteratura e teatro sono stati gli ingredienti di questa riuscitissima edizione.
Risultati strepitosi che non sarebbero stati raggiungibili senza la massiccia partecipazione di un numeroso quanto caloroso pubblico giunto a Recanati praticamente da tutte le direzioni; né senza il coinvolgimento attivo di innumerevoli artisti accorsi da tutto il globo nonostante le misere condizioni di accoglimento dovute all'altrettanto misero budget che avevamo a disposizione; né senza il supporto tecnico, logistico e finanziario del Comune di Recanati, dell'FBT, della Corus, di tutti i luoghi che hanno ospitato le dodici date del festival e di chiunque ci abbia in un modo o in un altro dato una mano: inutile e troppo noioso elencarvi tutti, ma grazie davvero!
Noi dell'Associazione Culturale ARTBOX siamo giunti al termine di quest'avventura allo stremo delle forze: dormito poco, nutriti male, a un passo dall'alcolismo... Risultati strepitosi che non sarebbero stati raggiungibili senza la massiccia partecipazione di un numeroso quanto caloroso pubblico giunto a Recanati praticamente da tutte le direzioni; né senza il coinvolgimento attivo di innumerevoli artisti accorsi da tutto il globo nonostante le misere condizioni di accoglimento dovute all'altrettanto misero budget che avevamo a disposizione; né senza il supporto tecnico, logistico e finanziario del Comune di Recanati, dell'FBT, della Corus, di tutti i luoghi che hanno ospitato le dodici date del festival e di chiunque ci abbia in un modo o in un altro dato una mano: inutile e troppo noioso elencarvi tutti, ma grazie davvero!
Ma comunque estremamente soddisfatti di quanto ottenuto e senza falsa modestia consci di aver raggiunto livelli qualitativi inauditi sia per quanto abbiamo singolarmente realizzato finora sia per quanto siamo stati abituati a vedere nel nostro territorio.
Certo, riconosciamo di non essere affatto esenti da critiche: la spiacevole invisibilità dell'esposizione e la latitanza dell'ente patrocinante ci hanno penalizzati non poco, ma sono difetti minuscoli in confronto a quanto abbiamo realizzato.
Difetti che, confidando per le prossime edizioni in un maggiore ed effettivo supporto dagli enti che ci hanno sostenuto, siamo certi riusciremo a superare egregiamente così come finora abbiamo fatto.
Dovrei concludere, ma preferisco iniziare; quindi mi limito a salutarvi e ringraziarvi tutti, ma proprio tutti tutti!
Dovrei concludere, ma preferisco iniziare; quindi mi limito a salutarvi e ringraziarvi tutti, ma proprio tutti tutti!