La giunta della Confindustria di Macerata ha espresso il suo consenso al progetto della superstrada Valpotenza, idea lanciata dal presidente della Provincia, Giulio Silenzi. Lo ha fatto, non a caso, con una specifica delibera, a evidenziare come l’opera sia determinante per superare il gap infrastrutturale della nostra provincia, i rischi connessi alla “Regina”, una delle strade più pericolose d’Italia, e anche in vista dell’apertura di un casello autostradale a Potenza Picena, un impegno che l’Anas ha assunto ma strettamente legato alla nuova arteria.

Un parere pesante che si affianca a quello di altri, mentre è netta la contrarietà dei Comitati nati a salvaguardia dell’ambiente nella Val Potenza, che defniscono l’opera "faraonica e pericolosa".

 "Un'arteria necessaria, utile e indispensabile per lo sviluppo delle attività economiche", che dovrà essere realizzata nel "rispetto dell’ambiente, dei diritti dei privati e in accordo con le amministrazioni locali", così si è espresso Ercoli, presidente Confindustria Macerata.

Come noto, la Superstrada Val Potenza è stata pensata a quattro corsie, per un costo stimato di 220 milioni di euro. Se ne prevede il finanziamento sia con il supplemento che sarà pagato dagli automobilisti in ingresso e in uscita dal nuovo casello autostradale ad essa direttamente collegato, sia con una società strumentale alla realizzazione dell’opera (in cui la Provincia avrà circa il 60% delle quote) che avrà la concessione trentennale per la costruzione e gestione dell’arteria.