Di Luciano Latini, U. O. Oncologia ospedale Macerata
I temi affrontati saranno introdotti da brevi sintesi da films e da teatralità.
Il congresso di quest’anno è stato in parte ispirato dal cinema, quindi si parlerà di cancro e di cinema. Il cinema come strumento di aiuto nell’indagine della malattia in quanto raccoglie e riproduce la nostra esperienza, distillando, attraverso il racconto emotivo. La componente più sottile del nostro vivere quotidiano: dell’anima.
La narrazione cinematografica è capace, infatti, di unire molteplici aspetti della cura oncologica sintetizzandoli lungo il trascorso di un’unica esperienza, affronteremo temi emozionanti come l’amore, l’amicizia, i bambini malati, la solitudine, la sofferenza, il sesto senso e come recuperare le emozioni (nella foto il dott. Latini).
Anche quest’anno il congresso, come non mai pieno di sfaccettature, è pronto ancora una volta a scommettere sull’interesse dei non medici, delle persone che sono malate, lo sono state o sono parenti dei pazienti, oppure semplicemente interessate a tutto quello che va al di là dell’aspetto squisitamente scientifico del tumore.
Sarà particolarmente apprezzata la presenza all’evento di tutti i cittadini, i quali, nel caso vogliano sentirsi parte integrante nell’organizzazione di questo appuntamento, potrebbero allestire piccole postazioni con prodotti tipici del territorio realizzate con le proprie mani, lungo il percorso che dal Teatro Persiani condurrà poi gli ospiti, i relatori e partecipanti al congresso, alla visita conclusiva al Colle dell’Infinito, passando per la Torre del Passero Solitario, la passeggiata leopardiana, etc..