Armando Taddei, assessore al Turismo del comune di Recanati, ha indirizzato una lettera aperta All’Assessore al Turismo della Regione Marche, Serenella Moroder, e all’Assessore al Turismo della Provincia di Macerata, Giuseppe Pezzanesi.
Il testo.
Gentile Assessore, Il turismo è una azienda che vive e prospera in quei luoghi/territori che hanno attrattive quali il mare o la montagna o monumenti e luoghi d'arte, il territorio integro, i paesaggi godibili, i cibi tipici, ma anche servizi adeguati, bei negozi ed eventi che allietano il soggiorno dei turisti.
Dunque siccome non è pensabile trovare tutte queste peculiarità in un singolo comune, per una promozione in chiave turistica, che si pone l'obiettivo di creare ricchezza, realizzando nuovi posti di lavoro bisogna agire come territorio e non come singolo comune. Per fare questo bisogna superare le possibili differenze partitiche o di semplice interesse di parte che pure esistono nei vari territori, ma sopratutto si devono superare le egoistiche aspettative dei "campanili" siano essi più alti, più belli o popolosi in favore di una crescita turistica di una intera regione o provincia che a cascata andrà a soddisfare le esigenze e le aspettative di crescita economica di ogni comune. Per avvicinarsi a questo risultato è indispensabile un organismo istituzionale, regione, provincia che coordini e assembli un territorio e ne faccia un prodotto da vendere commercialmente in una unica offerta. Le semplici associazioni di comuni, in passato come anche nelle realtà ancora vigenti, esprimono tutte quelle difficoltà facilmente immaginabili, tipiche delle piccole rivalità da campanile e che mostrano quanto sia necessario un ente territoriale istituzionale che sappia mediare.
Inoltre bisogna anche essere chiari sul significato di "turismo", è abbastanza normale che da noi il turismo estivo sia trainante su tutto il resto, ma il turismo di mare si esaurisce in poche settimane e qualsiasi industria non vive con una attività così limitata. Esiste poi un flusso, importante, di turismo locale, che si sposta di pochi chilometri sulla seconda casa etc.., ma qui la ricchezza prodotta da questo pseudo turismo è una ricchezza tolta alla città di provenienza che pure è parte integrante di quel territorio. Sempre in questo periodo, avviene che i turisti della costa muovono, in giornate di pioggia o per eventi particolari, verso la collina. Anche qui la ricchezza prodotta da questo flusso di persone nei luoghi d'arte o organizzatori di eventi è molto modesta, ma gli eventi organizzati da questi comuni con impegno e spesa o le loro peculiarità culturali e artistiche mantenute con grande attenzione, sono essenziali al buon vivere del turista nel suo soggiorno marino.
Quindi se prendiamo in esame il periodo estivo, avremo un gran numero di attività culturali, di spettacoli, piccoli e grandi eventi, su tutto un territorio, ma se togliamo la ricchezza intrinseca delle attività ed il massiccio movimento interno che i vari eventi richiamano, scopriamo che nei due mesi estivi tutte le attività prodotte sono propedeutiche al turismo delle città costiere, ma poco importanti in rapporto alla ricchezza economica nelle altre città, comprese quelle che organizzano questi eventi anche con importanti investimenti di denaro. Dunque le varie cittadine con le loro sagre, i loro eventi anche importanti, le mostre e i musei concorrono a fidelizzare o ad allietare il turismo delle cittadine lungo la costa.
Bene, se tutto quello che è stato detto è vero, come io credo sia vero, e si vuole davvero perseguire il turismo come crescita economica del territorio, allora bisogna che il periodo di offerta turistica non sia concentrato solo nei mesi di luglio e agosto, non sia solo appannaggio delle città di mare, sia rivolto soprattutto al movimento esterno e che comunque ci sia una responsabilità di tutto un territorio anche nella promozione e nella spesa delle attività. Ecco dunque l'importanza di un ente territoriale istituzionale che controlli e coordini tutta l'offerta turistica, non lasciando nelle mani dei singoli comuni l'onere di cercare soluzioni che tutti dimostrano di conoscere ma che nessuno ha la forza e la volontà di adottare.
Certo della Sua capacità di cogliere le opportunità che il nostro territorio offre, mi pongo a disposizione per il raggiungimento di tutti gli obbiettivi che possono portare ad una crescita dell’industria turistica nella nostra regione. Armando Taddei