In attesa che Ministero degli Interni e Prefettura prendano atto della sentenza del Consiglio di Stato (unico dato sicuro l’annullamento delle elezioni provinciali del 7 giugno e la ripetizione), impazza il toto interpretazioni di cosa posa accadere da qui alla data del “ri-voto” (abbinamento alle amministrative intermedie tra aprile e giugno 2011).

Una delle ipotesi che sta prendendo corpo in queste ore sarebbe, secondo l’opinione di avvocati e giuristi rispetto all’ipotesi del Commissaramento sarebbe ancora più probabile quella di un richiamo dell’ex presidente Giulio Silenzi.

Dunque Giulio Silenzi potrebbe tornare a guidare la Provincia in attesa delle nuove elezioni.  L’ipotesi viene confermata da diversi esperti della materia, come dirigenti di Prefetture che riportano alla memoria elezioni annullate in passato in Molise e in Abruzzo.

In pratica essendo state annullate le elezioni, è come se le elezioni non ci fossero mai state e quindi saremmo in una situazione di “prorogatio” dell’amministrazione passata.

La cosa certa, ripetiamo, è che si tornerà a votare.silenzi-capponi

E qui altri interrogativi.

Si potranno presentare solo i quattro schieramenti dell’anno passato? Oppure si potranno formalizzare nuove liste? Anche questo potrebbe essere chiarito dalla sentenza di domani, oppure nei prossimi giorni si pronunceranno a riguardo gli organi istituzionali competenti, a partire dalla Prefettura.

I nomi dei candidati presidenti invece potranno cambiare. Quindi si andrebbe ad un nuovo Capponi contro Silenzi ma la ricandidatura di quest’ultimo non appare così scontata. C’è tensione nel PD intorno al suo nome (dato più come candidato sindaco di Civitanova nel 2012) e poi molto ruoterà intorno all’atteggiamento dell’UDC. Sarà nuovamente a fianco di Capponi oppure, come per la Regione, appoggerà il candidato del centro sinistra che, a questo punto, ripercorrendo il modello Marche-Spacca-Ucchielli, “scaricherà” una sinistra che ha pesato per 16.000 voti?

Certamente questa estate sarà molto intensa per le segreterie politiche e non è difficile immaginare tensioni in ambo gli schieramenti.