Sabato 5 giugno (Centro Nazionale Studi Leopardiani, ore 21), incontro con la voce e la musica di Fausto Cigliano dal tema “ La Napoli musicale del Leopardi, canzoni e musiche dei primi anni dell'800”, nell’ambito di appuntamenti promossi dal CNSL.
Fausto Cigliano é uno dei piu' apprezzati interpreti del patrimonio musicale napoletano.
Attento conoscitore della tradizione compositiva del capoluogo campano, a partire dagli anni cinquanta, é riuscito a promuovere in Italia e all'estero un particolare gusto per il canto "leggero" in napoletano.
Al talento musicale e alla "grande" voce Cigliano ha sempre unito la ricerca dei testi e lo studio accademico della chitarra, strumento "musa" della sua condizione di artista.
Di Fausto Cigliano ricordiamo varie partecipazioni ai Festival di Napoli (dove vinse anche nel '59) e San Remo, numerosi successi discografici, incisioni di musica napoletana con il maestro Gangi e la sua attivita' di compositore di colonne sonore.
Fausto Cigliano è napoletano doc. Era ancora studende in ragioneria (da qui il suo soprannome "Il Ragioniere della Chitarra") quando, negli anni cinquanta, si propone al grande pubblico televisivo, partecipando con successo al Festival della Canzone Napoletana. Ne vince anche l'edizione del 1959 con la canzone “Sarrà chi sa”.
Ma la sua passione per la musica era di parecchi anni antecedente. Fausto apparteneva a una numerosa famiglia che non poteva permettersi il lusso di comprargliela. La prima chitarra gliela regalò, infatti, un suo compagno di scuola. Imparò a suonarla da auto-didatta.
Dopo la partecipazione a svariate edizioni del festival di Sanremo, nel 1961 e nel 1964 con la canzone “E se domani”, Cigliano, ormai in età matura, si ritira dalle scene e riprende gli studi di chitarra classica sotto la guida del Maestro Mario Gangi. Nel 1976 si diploma al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma.
Lo studio approfondito delle varie discipline musicali rianima il suo interesse nei confronti delle sue origini e delle sue tradizioni musicali. La sua città natale gli offre infatti un panorama sconfinato di ricerca e di sperimentazione. In conseguenza di queste particolari attività, partecipa ad alcuni eventi musicali, debitamente registrati ed incisi, realizzati in coppia con il Maestro Mario Gangi: si tratta di una lunga serie di concerti, tenuti in Italia e nel mondo, primo tra tutti "Napoli Concerto", che copre l’intera evoluzione del “fenomeno” canzone napoletana. Pregevole la loro rivisitazione della melodia "I Pagliacci", sigla originale di Carosello, opera di Raffaele Gervasio intitolata “i menestrelli”.
Negli anni ‘50 ha partecipato come attore in diversi film leggeri italiani: Classe di ferro (Turi Vasile), Guardia, ladro e cameriera (Steno), Ragazzi della marina (De Robertis), Cerasella.
È autore delle seguenti canzoni: Ossessione ‘70, Napule mia, Nella mia città, Ventata nova, Scena muta, E t’aggia perdere, Pucundria ed altre. Ha anche composto la colonna sonora dello sceneggiato "Camilla".
Nell’Antologia della canzone napoletana (De Agostini) è uscita la ristampa (Cd e cassette) di Tempo d’ammore, poesia e canzoni con A. Mille, e una monografia comprendente brani registrati in varie epoche.
Ha partecipato, eseguendo musiche proprie per chitarra sola, al film "Identificazione di una donna" del compianto grande regista Michelangelo Antonioni, scomparso proprio in questi giorni.
Nel 1999 è stato pubblicato il Cd "Teatro nella canzone napoletana", edito dalla Polosud, contenente tredici canzoni di indimenticabili artisti teatrali: Totò, Pupella Maggio, Eduardo e Peppino De Filippo, Angela Pagani, Raffaele Viviani, Nino Taranto e tante altre. Questi brani sono interpretati e suonati dallo stesso Cigliano, accompagnato alla chitarra dal Maestro Mario Gangi. Nel 2002 è stato pubblicato dalla Polosud "...e adesso slow!", nel quale Fausto traduce in napoletano e reinterpreta, a suo modo, alcuni classici americani degli anni '40 e '50 del grande Nat King Cole. Nel marzo del 2004, viene pubblicato ‘L’oro di Napoli’, una raccolta di classici napoletani che contiene alcuni omaggi ad autori contemporanei, tra i quali: S.Bruni (“Carmela”) e C. Mattone (“’A città ‘e Pulecenella”). Il disco è interamente interpretato e cantato da Fausto Cigliano, con l'aggiunta di qualche arrangiamento di archi, a cura di Rino Alfieri, oltre che dalla voce di "background" di Gabriella Pascale.
Molti dei brani presenti ne "L'Oro di Napoli" sono stati registrati in occasione della trasmissione di RAI 2 "In Famiglia", nella quale Fausto Cigliano proponeva le grandi melodie della tradizione partenopea.