Aveva scelto la sede più appropriata il PDL per denunciare il contenuto falso e diffamatorio dei manifesti della vergogna affissi dal PD, ma nell’ultima seduta del consiglio comunale va in scena la censura.
Singolare che sia stato impedito di leggere in aula il documento di condanna contravvenendo a quella che è una prassi consolidata che vede ad inizio di ogni consiglio dare voce a richieste di consiglieri e gruppi su temi di attualità. Peccato che non sia stata data l’opportunità al consiglio di prendere le distanze da chi, nel tentativo di colpire la precedente amministrazione ed epurare l’opposizione attuale, continua a mettere alla berlina la nostra città di fronte all’opinione pubblica nazionale ed internazionale, delegittimando funzionari comunali, revisori dei conti ed atti approvati dallo stesso consiglio comunale. E’ grave, molto grave che il contenuto di quanto affisso è difforme dagli atti deliberati anche dagli stessi autori del manifesto.
La campagna elettorale è finita cari compagni. Il tempo del gioco pure. Il passato è consegnato alla storia. Siete stati eletti per risolvere i problemi della gente. Dimostrate il vostro valore e non vi venga più pensato di utilizzare le questioni amministrative per perseguire fini politici.