Di Simone Giaconi, capo gruppo Per Recanati

Come San Paolo, folgorato sulla via di Damasco, l’attuale amministrazione scopre il Giaconi_Simone_4parco fotovoltaico. La scelta affrettata ed avventata procurerà occupazione di suolo agricolo, impatto sul paesaggio, richieste che il comune non potrà più disattendere ed un costo sulle bollette che tutti noi contribuenti paghiamo! La cosa più grave è che l’amministrazione non esercita nessuna politica urbanistica, attraverso le norme tecniche in variante al PRG, per regolamentare l’installazione dei pannelli in zone agricole, con il risultato che da domani ettari ed ettari di terreno potranno essere invasi da tali applicazioni. A rischio sono tutte le attività di campagna legate alle colture di qualità, al turismo enogastronomico ed alla tranquillità e bellezza dei paesaggio rurale. Ancor più sconcertante è il fatto che vengano pagati ben 180.000 euro di consulenza amministrativa ed altri 100.000 euro per la progettazione di tale struttura in zona Santa Croce.

Non sono inoltre previsti costi per lo smantellamento e lo smaltimento dei pannelli, ne sono indicati i costi per la gestione della nuova società che prevede ben  tre comode poltrone, di nomina politica, del consiglio di amministrazione. Un quadro economico preoccupante, lacunoso, senza nessuna certezza dei reali ritorni, se non il contributo del gestore! In consiglio comunale abbiamo indicato la via dell’incentivazione all’applicazione del fotovoltaico sui tetti, come già fatto dall’amministrazione Corvatta per la scuola delle Grazie e quella di una programmazione, attraverso le norme tecniche in variante al PRG, del territorio ma le nostre raccomandazioni ed i nostri consigli non sono stati ascoltati. A rischio sono le zone agricole della città e tutte le attività connesse!