dal sito web del comune (il solo testo)
Per sensibilizzare la città e in particolare le giovani generazioni sul tema
delle foibe e dell’esilio di migliaia di italiani dalle zone a confine con la
Jugoslavia il Comune, in collaborazione con la presidenza del Consiglio
comunale, ha scelto di affidarsi ad una testimonianza diretta per dare ancora
più forza al momento del ricordo. Ad introdurre l’intervento di Crasti è stato
il sindaco Fabio Corvatta, che ha ricordato ai giovani il dramma delle foibe e
l’oblio che per sessant’anni ha coperto la vicenda. Ha ricordato anche quando,
nel 2000, l’assessore alla Cultura on. Franco Foschi, che era anche presidente
di un’associazione di rifugiati, organizzò un convegno per ricordare quei
fatti. “In quel contesto facemmo la scelta di intitolare una via ai Martiri
delle Foibe. Una scelta – ha osservato il sindaco – coraggiosa e sulla quale,
meno di otto anni fa, non trovammo condivisione. Oggi è il presidente della
Repubblica Napolitano a rendere merito, con saggezza e responsabilità, a quel
grande lutto”.
Il presidente Crasti si è rivolto agli studenti che gremivano l’Aula Magna
dicendo loro come “sia importante e giusto che i giovani siano avvicinati ad un
capitolo della nostra storia per tanti anni sottratto alla conoscenza. Grazie
ad amministrazioni comunali sensibili come questa di Recanati possiamo parlare
in tutta libertà di queste vicende. L’istituzione del Giorno del ricordo
rappresenta un momento al quale tenevamo perché crediamo sia importante per
costruire la nostra coscienza nazionale e arrivare a una memoria storica
condivisa”. Dopo l’intervento di Crasti è stato proiettato un video con la
testimonianza di Graziano Udovisi (nella foto),
Oltre all’incontro con Crasti, l’Amministrazione ha organizzato un’altra
iniziativa per celebrare il “Giorno del ricordo”: l’illuminazione artistica
della residenza municipale dall’8 al 12 febbraio. Dopo l’attenzione e il plauso
arrivato al Comune dalle diverse associazioni nazionali sorte intorno agli
esuli e ai discendenti delle foibe, che hanno definito quella recanatese come
una delle rappresentazioni più suggestive, l’iniziativa sta riscuotendo
consensi e successo anche quest’anno. Il monumento più rappresentativo della
città, sede delle istituzioni, è diventato una sorta di testimonial di
un’iniziativa, in questo caso un capitolo drammatico della storia nazionale,
sulla quale la gente, i cittadini e i tanti turisti che frequentano la città sono
stati invitati a riflettere e soffermarsi.