Una costruzione che sin dalla sua realizzazione ha suscitato un vespaio di polemiche, sia per il fronte che ne sosteneva l’inutilità in quel punto, sia per la presenza di un bagno autopulente che dopo pochi giorni dalla sua installazione si è rotto ed è diventato puzzolente.
Negli intendimenti dell’allora prima giunta Corvatta quel punto attrezzato, pitturato di rosa, era destinato a captare il flusso turistico e convogliarlo verso il centro, oltre che offrire un “attracco” attrezzato di servizi igienici.
Oggi, come dicevamo, qualcuno ha forzato il finestrone e il chiosco, di per se già in penoso stato di abbandono, fa anche brutta mostra del suo interno.
La struttura è anche diventata ricettacolo di animali e soprattutto di piccioni che con le loro deiezioni contribuiscono a fornire un aggravio dello spettacolo di indecenza.
L’amministrazione comunale è intenzionata ad abbattere il manufatto ma non ha spiegato cosa prenderà il suo posto.
C’è chi suggerisce di togliere soltanto il chiosco interno e attrezzare a piccola stazione degli autobus la struttura, fornendola di panche, illuminazione, bacheche con gli orari di arrivi e partenze, e quant’altro, lasciando magari anche un servizio igienico, (che serve comunque), ma diverso da quello attuale.