Loretta Marcon, una scrittrice libera e senza schemi, attenta lettrice e studiosa di Leopardi ma estranea all’accademia e mai entrata nel chiuso orto degli “addetti ai lavori”, ha presentato nell’Auditorium del Centro mondiale della Poesia” G. Leopardi” di Recanati la sua ultima opera, una scelta di 100 tra i tantissimi post pubblicati negli ultimi tre anni sul suo blog, frutto di un amore appassionato e sincero per Giacomo, come confidenzialmente sempre lo chiama. Con lui ha coltivato un colloquio quasi quotidiano, coinvolgendo persone di ogni età, fino a quella che lei chiama “l’avventura stupenda di raccontare Giacomo ai bambini delle scuole primarie” a Padova, dove vive e lavora presso un centro di studi filosofici.
Al chiuso orto ha contrapposto un giardino dove accogliere tutti coloro che conoscono il poeta-filosofo solo dalle ridotte nozioni fornite dai manuali scolastici, per far conoscere alcuni suoi pensieri anche non famosi, particolari biografici poco noti, la serie “donne sconosciute” presenti nella sua poesia, e i temi principi dell’amore e della sofferenza, sempre con corretti riferimenti, rivisitati attraverso il codice del naturale e spontaneo innamoramento che Giacomo suscita.
La folla di studenti delle scuole superiori, che con gli insegnanti e molti adulti interessati ha riempito l’Auditorium, ha seguito con vivo interesse la presentazione, preceduta dall’introduzione del giornalista Giancarlo Trapanese volta ad evidenziare la lievità e la leggerezza della visione dell’autrice, che è riuscita a stimolare interventi e domande. La conclusione di Donatella Donati ha colto il valore della partecipazione dei giovani e delle nuove modalità di comunicazione.