Nota di Piergiorgio Moretti, capogruppo consiliare Lista Città del Sole
La Giunta Comunale di Recanati ha affidato ad un gruppo di avvocati l’incarico di promuovere azioni di sfratto contro tutti i conduttori di immobili comunali, morosi nel pagamento dei canoni.
Rispetto ad un problema sociale delicato e complesso come quello di famiglie in gravi difficoltà economiche, ci saremmo aspettati una maggiore sensibilità e maggiore prudenza.
La Giunta, sotto la spinta del Consigliere della Lega Nord, ha deciso di usare il pugno di ferro, andando perfino oltre la richiesta di Marangoni, che si era limitato a denunciare i casi di occupazione abusiva di immobili del Comune. La Giunta ha allargato il suo intervento, decidendo di sfrattare tutte le famiglie, anche quelle che hanno un regolare contratto di locazione.
A chi ha preso una decisione così drastica non può sfuggire che questa è solo la prima fase della offensiva contro la povertà.
Convalidati gli sfratti, si dovrà procedere all’esecuzione forzata e le famiglie colpite saranno buttate fuori casa.
Con questa delibera, il nostro Comune conquisterà il primato del cinismo sociale.
Il Sindaco leghista di Adro (Brescia) ha escluso dalla mensa scolastica i figli di genitori che non pagavano le rette. Il Comune di Recanati decide di buttare in mezzo alla strada le famiglie più povere, senza pensare se tra le vittime ci sono bambini o anziani.
Questa decisione è inconciliabile con i principi di solidarietà del cristianesimo e costituisce un oltraggio per gli ideali di uguaglianza e di fraternità del socialismo.
Il sottoscritto si dissocia dalle decisioni della Giunta e chiede un confronto con le forze di maggioranza per arrivare ad una soluzione ragionevole che riesca a distinguere i casi. Chi occupa abusivamente immobili del Comune, non può trovare nessuna comprensione. Nei confronti di chi ha un regolare contratto di locazione, ma non riesce a pagare regolarmente l’affitto perché si trova in una situazione economica disperata, occorre muoversi con grande umanità.
Il pugno di ferro o il manganello lasciamolo ai fascisti.