Si apre nel pomeriggio al Tribunale di Macerata il processo, con rito abbreviato, a carico di Anna Bandoni, la vigilessa che la mattina del 27 gennaio scorso, a Piazzale Europa, affrontò, mentre era in servizio, un vicino di casa, Vitangelo Lisei, accusato di perseguitarla, estraendo l’arma d’ordinanza e facendo partire due colpi che l’uomo riuscì ad evitare.

Non è escluso che l’udienza venga subito rinviata ad altra data. La difesa della Bandoni, l’avv. Paolo Tartuferi, ha infatti chiesto per la sua assistita una consulenza medico-legale per accertare se quel giorno Anna Brandoni, era o no nel pieno delle sue capacità d’intendere e di volere.

In caso di accoglimento, d’obbligo il rinvio.

La Bandoni si trova ristretta nel carcere di Camerino e l’avv. Tartuferi ne descrive la permanenza con toni meno preoccupati rispetto ai primi giorni di detenzione. La sua assistita è in socialità con altre detenute.

La vigilessa ha realizzato quello che ha fatto e che quel suo gesto, seppur in un momento di incapacità di intendere e volere, la segnerà per sempre. Non per questo la donna non pensa al suo futuro, su cui peseranno sempre quei momenti, tanto che valuta di trasferirsi in un’altra città una volta libera.