Nota del comune

La tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) è dovuta al Comune per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, domestici ed assimilati, e di pulizia delle strade pubbliche e per legge non deve superare il costo del servizio: peraltro da alcuni anni è stata garantita la copertura del 100%. Questo prevede il Governo nazionale che dal 2011 rende obbligatori i parametri della raccolta differenziata.

Il presupposto della tassa è la potenziale attitudine degli immobili a produrre rifiuti e l’importo da corrispondere non è commisurato alla effettiva quantità di rifiuti prodotti e conferiti, ma alla superficie degli spazi occupati.

Sino al 2009 il regolamento comunale prevedeva  la possibilità di riduzioni della tassa nel caso di abitazioni con unico occupante, confermata nel 2010  e di abitazioni poste  fuori dal centro abitato ad una distanza superiore a 250 metri lineari (calcolata dall’intersezione  della strada privata su quella pubblica) dai cassonetti di raccolta: detta riduzione era del 70% rispetto alla tariffa ordinaria.

Gli utenti che dal 2010 sono passati dalla tariffa ridotta a quella intera sono n. 1254  su un totale contribuenti di 10434 pari al 12,01 % . Gli utenti che invece dal 2010 sono passati da una riduzione di tariffa del 70% a quella del 30% sono 683 su un totale di n. 10434 pari al 6,55%.  Per tutti gli altri nulla è cambiato rispetto agli anni precedenti: se non si fosse introdotto questo elemento di equità l’aggravio di costi avrebbe pesato solo sui cittadini che da sempre pagano la tariffa intera. Da rilevare, infatti, che con l’attivazione della terza fase di raccolta differenziata porta a porta si sono interessate circa 4500 famiglie di cui solo 1254  sono state equiparate alle famiglie che già pagavano la tariffa intera.

La scelta di estendere la raccolta differenziata dei rifiuti su tutto il territorio comunale, peraltro già avviata dalla precedente Amministrazione nelle prime due fasi,  è stata dettata dalla necessità di raggiungere gli obiettivi minimi previsti dal D.Lgs. 152/2006 per non  incorrere nell’applicazione di addizionali per il conferimento dei rifiuti in discarica. Estesa la raccolta differenziata a tutto il territorio comunale la riduzione del 70% non ha più motivo di esistere.

Infatti il servizio di raccolta porta a porta attualmente viene svolto in maniera indistinta su tutto il territorio comunale e pertanto chi abita in campagna usufruisce di un servizio aggiuntivo rispetto al passato per il quale si trova a pagare una tassa calcolata nello stesso modo con cui si determina per i residenti nel centro abitato.

Al di là delle facili quanto sterili speculazioni politiche, che il Pdl recanatese sta portando avanti sull’argomento (senza avvertire gli abitanti dei vari quartieri urbani, da Montefiore e Villa Musone, passando per Le Grazie, Castelnuovo, Mercato, Villa Teresa, Fonti San Lorenzo ecc…. che se avessero governato loro questi cittadini avrebbero pagato di più e che al contrario, per un criterio di equità, non hanno ricevuto aumenti), l’unico modo possibile per arrivare a riduzioni della tassa per tutti è quello di ottenere, con la collaborazione dell’intera cittadinanza, il massimo risultato dalla raccolta differenziata ed in questo senso è con molta soddisfazione che possiamo rilevare una crescita costante della percentuale di differenziata che oggi si avvicina al 75%.

Peraltro il passaggio, dal 2011, alla tariffa igiene ambientale (TIA) ci darà la possibilità di determinare gli importi dovuti in modo più equo, potendo considerare altri coefficienti oltre alla superficie occupata, quale ad esempio il numero dei componenti il nucleo familiare, che ci avvicinano progressivamente all’obiettivo non più irrealizzabile di far pagare ciascuno in base alla quantità di rifiuti che effettivamente produce.