L'album, atteso da tempo, vanta la collaborazione con la band romana " Ned Ludd" e raccoglierà i canti della Resistenza, dai brani storici alle canzoni d'autore dedicate all'argomento.
La band attiva dal 1984 ha raggiunto momenti di grande popolarità agli inizi degli anni novanta, periodo nel quale entra anche in pianta stabile il tastierista e fisarmonicista Andrea Mei e si formano collaborazioni fruttuose con artisti del calibro di Antonello Salis, Antonello Ricci, Mauro Pagani, Daniele Sepe e Davide Riondino.
All'epoca i Gang lavorano a una trilogia con la quale compiono la scelta definitiva (e epocale) di passare a comporre testi in lingua italiana. Questa svolta è quasi obbligata: hanno imparato la lezione dai Clash, ma per fare canzone politica, sociale, di denuncia sulla situazione italiana, non si può cantare in inglese. Anche dal punto di vista musicale, i tre album pescano nella tradizione musicale popolare, e possono essere annoverati tra i primi e migliori album folk rock (o combat folk, per dirla come i Modena City Ramblers) italiani. Alle chitarre elettrica Marino sostituisce una chitarra acustica a dodici corde, si aggiungono violino, fisarmonica, armonica, fiati e anche bande di paese (Oltre).
Il 1° maggio 1991, nel corso del tradizionale concerto offerto dalla confederazione sindacale CGIL-CISL-UIL a Roma, in Piazza San Giovanni (la tradizionale "Piazza della Sinistra"), i Gang leggono un comunicato con cui si invitano tutti i lavoratori italiani allo sciopero generale contro il governo di Bettino Craxi. Questo avviene in diretta sulla RAI, il che preclude in seguito ogni accesso del servizio radiotelevisivo pubblico ai Gang.