L'intervento di assistenza domiciliare indiretta è rivolto unicamente ai portatori di handicap in situazione di particolare gravità riconosciuta dalla apposita Commissione sanitaria ai sensi dell'art. 4 della legge n. 104/92, e cioè a quei soggetti in cui la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale in modo tale da rendere necessaria l’assistenza permanente, continuativa e globale.
La condizione della particolare gravità sarà riconosciuta a coloro che rispettivamente alla data del 31/12/2009 hanno compiuto 3 anni (esclusi i casi valutati negli anni precedenti) e le persone che, alla stessa data, non hanno compiuto i 65 anni.
Sono esclusi dall’intervento i soggetti con disabilità ospiti di strutture residenziali e semiresidenziali di qualsiasi tipo, ad eccezione di coloro che frequentano centri socio - educativi diurni di cui all’art. 13 della L.R. 18/96 per non più di 20 ore settimanali.
Sono esclusi altresì i portatori di patologie connesse a processi di invecchiamento precoce derivanti da malattie degenerative (morbo di Alzheimer, demenze), nonché i portatori di patologie in fase terminale (AIDS, tumori) nonché le disabilità di tipo psichiatrico.
Una apposita Commissione Sanitaria Provinciale e l’UMEA (Unità Multidisciplinare Età Adulta) valuteranno la particolare gravità del disabile.
Le richieste di visita, per poter beneficiare dell’intervento suddetto, devono essere indirizzate al Presidente della Commissione Sanitaria provinciale presso il Servizio di Medicina Legale della Zona Territoriale di Macerata entro e non oltre il 31 Marzo 2010. I moduli già predisposti sono disponibili:
Presso il Comune di Recanati, Servizi Sociali: il martedì, il giovedì ed il sabato dalle ore 10,00 alle ore 13,00.
Presso la Commissione Sanitaria Provinciale, Servizio di Medicina Legale, Largo R. Sanzio, 1- Macerata.
Le richieste di visita possono essere presentate dalla persona interessata oppure dal familiare che presta assistenza.
L’intervento consiste nella erogazione di contributi regionali a favore del disabile in situazione di particolare gravità che dimostri di ricevere assistenza da parte di un familiare, convivente o non, ovvero da un operatore esterno individuato dal disabile stesso o dalla famiglia.