Nota della Lista Per Recanati

La Lista per Recanati intende porre l’attenzione su alcune questioni riguardanti la sanità e la sua gestione.

Che la sanità marchigiana sia in grave difficoltà è notizia ormai nota a tutti e lo dimostra il fatto che quasi quotidianamente leggiamo sui giornali denunce da parte di Amministrazioni, politici, Associazioni, Comitati per le notevoli carenze in termini di personale, attrezzature e liste o tempi di attesa nei vari nosocomi pubblici.

In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa che le organizzazioni sindacali territoriali e della Rsu hanno avuto un incontro con il Direttore Generale dell’Asur Z.T.8 riguardo la grande preoccupazione dei dipendenti dell’ U.O. di Chirurgia del Santa Lucia i quali chiedono rassicurazioni sulla continuità dell’attività chirurgica e sull’apertura , sette giorni su sette, del reparto con personale proprio.

Sembra che la soluzione, fino a Pasqua, sia quella di tenere aperto il reparto di chirurgia  con la presenza di una sola infermiera ma dopo questo periodo, se il reparto rimanesse inattivo verrà chiuso ed i degenti verranno trasferiti, per il fine settimana, nell’U.O.di Medicina.

Ci chiediamo: Questo è il potenziamento? Chiudere un reparto di chirurgia nel fine settimana ed automaticamente togliere la chirurgia d’urgenza, è potenziare? Ci si inventano inaugurazioni di reparti già esistenti , tinteggiando due stanze e magari togliendo dei posti letto solo per coprire dei tagli più gravi e far vedere alla gente che il governo regionale ha pensato per il territorio dell’ospedale di Recanati?

Un  anno fa i rappresentanti dei cittadini del territorio, avevano denunciato questo pericolo ed avevano raccolto in un mese circa 7000 sottoscrizioni contro la soppressione della chirurgia d’urgenza ed oggi la preoccupazione è sentita anche dai dipendenti.

La sperimentazione fino è Pasqua è una farsa in quanto non vogliono prendere provvedimenti prima delle elezioni regionali perché questa decisione potrebbe nuocere alla loro campagna elettorale.

Molti sarebbero i problemi da sollevare, come i tempi di attesa sempre più lunghi.

Come si può parlare di prevenzione?

A prescindere da tutto, la sanità, soprattutto quella regionale si deve occupare della salute delle persone che pagano le tasse per questo e non per i voti che possono dare.