Una visita ai siti istituzionali ci ha permesso di verificare che a parole, negli ultimi 15 anni, Recanati si è gemellata “urbi et orbi”, sul piano però prettamente effettivo la città di Leopardi e Gigli si è gemellata solo con Blaj, località della Romania, e ha perfezionato tutti gli atti nazionali ed internazionali solo poche settimane fa con l’amministrazione Fiordomo.
Dunque non esiste nessun gemellaggio ufficiale con la città spagnola di Pozuelo de Alarcon (ci fu anche una costosa “spedizione” cultural-sportiva) nel nome del poeta Diego, tantomeno con Trecenta, comune del Polesine, nel nome di quel fulgido esempio di abnegazione che fu il dott. Badaloni, cittadina che spesso l’amministrazione Corvatta ha definito “gemellata” ma di cui non si trova atto.
Pozuelo dichiara nel suo sito di essere gemellata con Poznan (Polonia).
Scorrendo documentazioni ancora più retrodatate, si scopre di un tentativo dell’amministrazione Ottaviani, con Praga, città nella cui cattedrale sono custoditi i resti di San Vito.
Dunque al momento Recanati è gemellata solo con Blaj e nessun cartello, alle porte della città, come si usa, lo rammenta.
Visto che scambi e rapporti ci sono comunque stati, riprendere i contatti con Pozuelo e Trecenta per formalizzare gli atti, non andrebbe trascurato, Oltre che capire cosa non ha funzionato con Praga.
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