“Intanto oggi la Cattedrale di San Flaviano riapre, anche se per una ricognizione sullo stato dei lavori”. Con questa battuta mons. Giuliodori, Vescovo di Recanati, ha accompagnato giornalisti, tecnici e amministratori comunali alla visita del cantiere per una verifica dello stato dei lavori, seguita alla conferenza stampa in cui sono state illustrate le complesse fasi che porteranno alla riapertura della massima espressione di culto tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011. L’incontro è stato però dedicato anche ad altre importanti comunicazioni circa il destino di alcuni immobili connessi alla Cattedrale, al Museo Diocesano, alla chiesa di S. Anna.

Erano presenti oltre a mons. Giuliodori, il sindaco Fiordomo, l’arch. Salvati che dirige i lavori per conto della Sovrintendenza, il dott. Barucca responsabile restauro opere d’arte Sovrintendenza, l’ing. Ruffini, consulente tecnico della Diocesi, mons. Spernanzoni, responsabile lavori Cattedrale per la Diocesi il quale ha regalato ai presenti un simpatico aneddoto collegato all’attuale sindaco Fiordomo  che, salvo imprevisti, sarà al fianco del Vescovo al momento della consacrazione di San Flaviano, il cui ultimo sacrestano è stato il nonno Guglielmo.

Nel corso della conferenza stampa mons. Giuliodori ha ampiamente illustrato decisioni prese e fasi painificate per giungere alla riapertura della Cattedrale (nella foto come si presentava nel 1300).

“Si è preferito fare una valutazione generale di tutti gli interventi necessari –ha spiegato Giuliodori- verificare la qualità degli stessi e preferire qualche mese in più a disposizione per avere alla fine non solo la Cattedrale riaperta ma recuperare tutta una serie di servitù connesse che diventeranno un grande spazio espositivo oltre al Museo Diocesano che ne sarà il centro. In città è forte l’attesa e tante sono le aspettative ma procediamo con il massimo sforzo insieme a ponderate scelte. Recupereremo la zona dell’abside, destineremo diverse zone dell’Episcopio antico allo spazio espositivo, saranno restaurati tutti i 5 altari e le relative opere d’arte connesse. Riapriremo il Museo Diocesano e le carceri Pontificie. Alla fine Recanati non solo riavrà la sua Cattedrale come luogo di culto e dello spirito, ma un ulteriore volano per la valorizzazione di un polo storico artistico”.

L’arch. Salvati si è soffermato sul grande lavoro intrapreso per ridare alla Cattedrale i colori originali riprendendo tutti gli arredi decorativi fino ad arrivare alla determinazione che il pavimento originario fosse di marmo bianco e rosa del Furlo.

Barucca ha annunciato che saranno restaurate tutte le 5 pale d’altare del 1600 più altre due opere e che prima della loro ricollocazione queste diventeranno nell’estate 2010 oggetto di una mostra speciale così come avvenne anni fa per il restauro di opere di Sant’Agostino.

L’ing. Ruffini, responsabile tecnico lavori per la Diocesi ha citato come esempio il recupero di una chiesa di Camerino, citando la commozione della gente con le lacrime che dopo 25 anni ha potuto rivedere la chiesa dove è stato battezzato o dove si è sposato.

Il Vescovo ha poi annunciato la riapertura per la Pasqua del 2010 della chiesa di S. Anna di cui è stato nominato Rettore don Giovanni Latini. Servono ancora fondi (almeno 100.000 euro), ha ammonito mons. Giuliodori, e lanciato un appello per sostenerli a cittadini e istituzioni.

“Mi sono fatto spesso interprete delle aspirazioni della città di riavere la Cattedrale –ha detto il sindaco Fiordomo- e su questo ho avuto spesso occasione di parlare con il Vescovo. La città apprezza gli sforzi in atto per ridare a Recanati un luogo pieno di significati e valori  religiosi, ancor prima che sentimentali e sociali, oltre che un grande contenitore storico artistico”.