Nota della Provincia

La Provincia di Macerata ha sottoscritto, con altre sette Province e tre Regioni territorialmente interessate, il protocollo d’intesa per la cosiddetta “Dorsale Marche-Abruzzo-Molise”, collegamento viario interno alternativo a quello dell’ “Adriatica” e destinato a decongestionare il traffico lungo la costa, valorizzando le aree interne.

“Lo abbiamo fatto – ha detto il presidente Franco Capponi, al rientro da Pescara, dove è avvenuto l’atto formale della firma – assumendo come Provincia di Macerata una posizione di rilievo al fine della realizzazione dell’intera opera, in quanto possiamo vantare un avanzato studio di fattibilità per il tratto che ricade nel nostro territorio ed anche un concreto finanziamento”.

Si tratta complessivamente di oltre 8 milioni di euro, di cui 600 mila fondi propri della Provincia ed il resto fondi FAS e POR. Tra questi ultimi due milioni di euro per l’ampliamento del ponte dell’Annunziata sul fiume Chienti che segna il confine tra il tratto maceratese e quello fermano, in territorio di Montecosaro Scalo. Proprio il ponte, per il quale la Giunta provinciale nei mesi scorsi ha approvato il progetto definitivo, è il punto più a sud della “Dorsale” maceratese, che a nord, nel confine con la provincia di Ancona, si localizza nella zona industriale Squartabue. I territori comunali interessati sono quelli di Civitanova, Montecosaro, Morrovalle, Montelupone, Potenza Picena, Recanati. “Se da un lato la Dorsale Marche-Abruzzo-Molise coglie alcuni obiettivi fondamentali validi per tutti i territori attraversati, quali decongestionare l’Adriatica e dotare di un’infrastruttura moderna e veloce i territori collinari, nel tratto maceratese – ha sottolineato il presidente Capponi - essa accentua alcune peculiarità.

In particolare valorizza un’area intensamente produttiva, attraversando sia il cuore del distretto calzaturiero, sia il distretto industriale recanatese. Ci sarà una valorizzazione del territorio anche da punto di vista turistico, grazie al fatto che tutti i Comuni collinari del maceratese serviti dalla “dorsale” possono vantare centri storici ben conservati e ricchi di attrattive artistico-culturali, sapientemente separati dalla aree industriali localizzate nei fondovalle.”