L’Associazione “Il Chiostro” non ci sta alle accuse mosse dall’assessore Michele Moretti all’indomani dell’effettuazione di un mercatino occasionale straordinario che avrebbe dovuto coprire il vuoto lasciato dalla sospensione di “Recanati Antiqua” e replica seccamente alle sue affermazioni, aprendo di fatto uno scontro con l’ente. Moretti aveva lamentato la più completa insoddisfazione per come si era “coperto” il vuoto e nel contempo aveva lanciato forti accuse all’indirizzo dell’associazione, fino a metterne in dubbio la esistenza della stessa. Il Chiostro tra l'altro intende valutare se chiamare in giudizio il comune per l'atteggiamento denigrartorio assunto nei confronti dell'associazione. E’ Silvano Filipponi, referente dell’associazione a firmare la risposta al comune.
L'Associazione Il Chiostro, seppure virtualmente decimata secondo l'Amministrazione
Comunale intende precisare alcuni fatti che si sono succeduti in questi ultimi giorni e che tanto hanno di puerile da farla quasi vergognare a parlarne.
Punto uno: L'Associazione Il Chiostro che tuttora conta alcune decine di associati aveva ottenuto la relativa autorizzazione a svolgere il mercatino occasionale di Novembre solo alcuni giorni prima della domenica interessata e dopo due mesi di ricorrenti voci sulla sospensione del Mercato dell'Antiquariato. Per questo lascia ai cittadini capire quali sforzi e opere di persuasione la stessa associazione abbia fatto per richiamare a Recanati gli espositori. Alla giornata di domenica avevano partecipato circa sessanta espositori di cui tre con prodotti tipici di Gastronomia cosi come aveva chiesto l'Assessore Michele Moretti. E tutto questo con soli tre giorni di anticipo. Contrariamente a quanto si riporta nelle pagine di cronaca locale il mercatino aveva avuto una più che soddisfacente ripresa ed era stato effettuato a costo zero per il Comune al quale probabilmente non è piaciuto incassare da detta manifestazione i proventi della occupazione suolo pubblico. Che altro doveva fare l'Associazione Il Chiostro più di questo? Ora il 9 c. m l'associazione si è ripresentata in Comune con la solita domanda per poter allestire l'edizione di Dicembre e per tutta risposta (tra l'atro solo orale e a mezzo organi di stampa locali si è venuto a sapere che il mercatino non era piaciuto allo stesso Assessore Michele Moretti. Invece dalle pagine di cronaca locale di questi giorni si legge che il Mercatino non era piaciuto ai commercianti. Il Chiostro si domanda a chi chiedere scusa per tanto dispiacere? Forse e' stato poco l'incasso della tassa comunale agli espositori da parte del Comune? Forse dietro a tutta questa manovra si nasconde qualche personaggio che visti i lauti incassi del Chiostro intende fare proprio il mercatino e quindi dobbiamo arguire di essere tornati indietro di due anni quando anche altri hanno tentato di appropriarsi della stessa manifestazione raggiungendo solo il risultato di privare la Città di Recanati di una occasione di incontro tra cittadini provenienti da diverse realtà anche extraregionali. A questi signori abbiamo detto grazie e grazie ripetiamo anche oggi visto che siamo ritornati sulla vecchia via.
Punto 2: per quale motivo poi l'assessore Michele Moretti chiede di conoscere la rappresentatività del Chiostro? Se davvero fosse stata rappresentata solo dal Filipponi come avrebbe potuto quest'ultimo allestireda solo il Presepe di San Vito con statue a grandezza naturale e che grazie all'incuria con cui viene tenuta la omonima chiesa di San Vito non èpossibile allestire quest'anno? Se l'Associazione il Chiostro fosse stata rappresentata solo dal Filipponi come avrebbe fatto quest'ultimo a realizzare da solo la festa dell'uva che ogni anno portava in Piazza Leopardi oltre quattromila persone? A questo punto viene da pensare che il voler conoscere gli aderenti associati al Chiostro sia solo un pretesto per giustificare un comportamento puerile di cui certo non c'è da vantarsi, piuttosto bisognerebbe ripescare in fondo all'anima quel poco di coerenza che fa la differenza tra persone intelligenti e persone meno intelligenti. A differenza di molti anni fa, oggi tutti sanno leggere e scrivere e sanno quindi interpretare le parole scritte, ma non molti hanno il coraggio delle proprie azioni per cui e' più comodo mascherarsi dietro ad altri (vedi commercianti scontenti) o manifestare il proprio pensiero e per questo alfine di impedire che ci si senta offesi per un mercatino (che non lo ha colpito particolarmente) organizzato in quattro giorni negare l'autorizzazione allo svolgimento del Mercatino di Natale. Ora ci si chiede se una associazione che presenta una domanda scritta abbia il diritto di sapere quali motivi giustifichino un diniego e se questo diniego è regolare visto che siamo in democrazia e che ai fini culturali ogni cittadino può riunirsi in luoghi pubblici e per giunta pagando la relativa
tassa di occupazione suolo pubblico. Oppure ci si chiede se il rilascio di autorizzazioni a svolgere feste sia proporzionale al numero degli iscritti che ha ogni associazione. Su questo punto l'Associazione Il Chiostro esige una risposta scritta che valuterà se presentare o meno ai competenti organi giudiziari.
L'Associazione Il Chiostro aveva presentato domanda scritta per ottenere l'autorizzazione a svolgere il mercatino natalizio occasionale e si attendeva dalla Amministrazione Comunale una risposta scritta anche se negativa che avesse giustificato tale diniego. Questo non è stato ,ma si è risposto a mezzo stampa accampando scuse per le quali nulla si può rimproverare all' Associazione Il Chiostro che al contrario ha fatto miracoli per attuare la manifestazione di Novembre che era stata data per soppressa e che invece aveva richiamato in piazza moltissime persone ottenendo larghi consensi da espositori e tra i numerosissimi visitatori.
Punto 2: per quale motivo poi l'assessore Michele Moretti chiede di conoscere la rappresentatività del Chiostro? Se davvero fosse stata rappresentata solo dal Filipponi come avrebbe potuto quest'ultimo allestireda solo il Presepe di San Vito con statue a grandezza naturale e che grazie all'incuria con cui viene tenuta la omonima chiesa di San Vito non èpossibile allestire quest'anno? Se l'Associazione il Chiostro fosse stata rappresentata solo dal Filipponi come avrebbe fatto quest'ultimo a realizzare da solo la festa dell'uva che ogni anno portava in Piazza Leopardi oltre quattromila persone? A questo punto viene da pensare che il voler conoscere gli aderenti associati al Chiostro sia solo un pretesto per giustificare un comportamento puerile di cui certo non c'è da vantarsi, piuttosto bisognerebbe ripescare in fondo all'anima quel poco di coerenza che fa la differenza tra persone intelligenti e persone meno intelligenti. A differenza di molti anni fa, oggi tutti sanno leggere e scrivere e sanno quindi interpretare le parole scritte, ma non molti hanno il coraggio delle proprie azioni per cui e' più comodo mascherarsi dietro ad altri (vedi commercianti scontenti) o manifestare il proprio pensiero e per questo alfine di impedire che ci si senta offesi per un mercatino (che non lo ha colpito particolarmente) organizzato in quattro giorni negare l'autorizzazione allo svolgimento del Mercatino di Natale. Ora ci si chiede se una associazione che presenta una domanda scritta abbia il diritto di sapere quali motivi giustifichino un diniego e se questo diniego è regolare visto che siamo in democrazia e che ai fini culturali ogni cittadino può riunirsi in luoghi pubblici e per giunta pagando la relativa
tassa di occupazione suolo pubblico. Oppure ci si chiede se il rilascio di autorizzazioni a svolgere feste sia proporzionale al numero degli iscritti che ha ogni associazione. Su questo punto l'Associazione Il Chiostro esige una risposta scritta che valuterà se presentare o meno ai competenti organi giudiziari.
L'Associazione Il Chiostro aveva presentato domanda scritta per ottenere l'autorizzazione a svolgere il mercatino natalizio occasionale e si attendeva dalla Amministrazione Comunale una risposta scritta anche se negativa che avesse giustificato tale diniego. Questo non è stato ,ma si è risposto a mezzo stampa accampando scuse per le quali nulla si può rimproverare all' Associazione Il Chiostro che al contrario ha fatto miracoli per attuare la manifestazione di Novembre che era stata data per soppressa e che invece aveva richiamato in piazza moltissime persone ottenendo larghi consensi da espositori e tra i numerosissimi visitatori.