Di Antonio Bravi, vicesindaco e assessore al bilancio

Dopo una serie di interventi sulla stampa locale con un crescente contenuto polemico, con la nota del 21 novembre sul fondo di sostegno per la crisi economico-finanziaria da parte del gruppo consiliare del PdL sono arrivati anche gli insulti. E’ il segno evidente di un nervosismo diffuso tra le loro fila, causato dalla consapevolezza di avere poche frecce al proprio arco, penalizzati di fronte alla cittadinanza dalla cattiva esperienza amministrativa precedente a confronto della determinazione dell’amministrazione Fiordomo nell’affrontare e risolvere i molti e gravi problemi ereditati. Noi crediamo che gli insulti squalifichino chi li scrive e non certo chi li riceve, pertanto non scenderemo certo sullo stesso piano. Peraltro da parte del PdL recanatese vengono citati i soliti pochi numeri del bilancio comunale, quasi sempre gli stessi da agosto ad oggi, con qualche vistosa esagerazione (le spese per la delegazione in Palestina dove amministrazioni di tutti i colori hanno partecipato ad una missione per la pace e lo sviluppo dell’area, chiedere per delucidazioni al consigliere regionale Pdl presente), con qualche dimenticanza (il contributo di 15.500 Euro ottenuto dalla Regione Marche per le iniziative culturali dell’estate 2009) e nessun confronto con quanto avveniva negli anni precedenti. Ci accusano di spendere 250.000 Euro annui per la gestione del Teatro Persiani, affermando pubblicamente che avremmo dovuto chiuderlo, dopo averne spesi 500.000 (il doppio!!!) nei cinque anni precedenti. Ci accusano di aver sperperato denaro per le iniziative musicali e culturali dell’estate 2009, ma non dicono mai di aver speso quasi 40.000 Euro per la festa di fine anno 2008, gravando sul bilancio del 2009.

Ci rinfacciano di aver effettuato investimenti con risorse stanziate in esercizi precedenti come se costituisse esempio di buona amministrazione contrarre mutui che, senza essere stati utilizzarli per anni, hanno comunque comportato l’esborso di centinaia di migliaia di Euro per il pagamento delle rate con uno spreco per la quota interessi. Ci accusano di non leggere gli atti della precedente amministrazione; purtroppo siamo costretti a farlo e c’è da mettersi le mani nei capelli! Sul fondo di sostegno per la crisi, vista la delicatezza dell’argomento, avremmo evitato volentieri la polemica, ma non possiamo tacere di fronte agli attacchi di così basso profilo che ci vengono rivolti. Dopo 4 mesi di letargo il 3 giugno 2009 (tre giorni prima delle elezioni!) si produceva una delibera di Giunta nella quale si individuavano gli interventi da adottare.

I 100.000 Euro complessivi dovevano essere destinati: a) per 25.000 Euro ad un contributo (ma nella delibera non è chiaro se fosse un prestito o un contributo) “massimo di Euro 200,00 ai privati con attestazione ISEE fino a Euro 9.000 che hanno sottoscritto, presso il sistema bancario, un finanziamento massimo di Euro 3.000 da restituire in 24 mesi”; b) per 75.000 Euro a “sostegno alle imprese artigiane e commerciali” suddividendo poi gli interventi in sottocategorie in modo da coinvolgere almeno 90 soggetti. E per i dipendenti che hanno perso il lavoro? Nulla naturalmente!

Era questo l’intervento promesso ai Sindacati? Non crediamo proprio. Le elezioni sono passate ormai da tempo, per cui basta con la propaganda!