Di Antonio Bravi, assessore al bilancio

Ormai settimanalmente gli esponenti del Pdl locale ritornano sull’argomento dei risparmi di spesa adottati dall’attuale amministrazione per garantire, tra mille difficoltà, gli equilibri di bilancio, ed in particolare alla cancellazione del fondo di sostegno per la crisi economico-finanziaria.

Premesso che risulta quasi superfluo ricordare ai cittadini che la difficile situazione di bilancio del Comune costituisce la pesante eredità lasciata dalla precedente amministrazione che aveva fatto affidamento, per la quadratura dei conti, su entrate di carattere straordinario, per lo più provenienti dal settore dell’edilizia (previsione del tutto infondata considerando la profonda crisi in cui versa e versava già il comparto al momento dell’approvazione del bilancio preventivo 2009), è comunque il caso di chiarire alcuni aspetti.

Il capitolo di spesa di Euro 100.000 per il sostegno sociale era stato istituito con delibera di Giunta del 04.02.2009, ma nessun progetto concreto era stato avviato, tanto che al 30 settembre 2009 risultava ancora interamente inutilizzato.

Ci si chiede: come mai la precedente amministrazione, in piena campagna elettorale non ha sfruttato il fondo spendendo in un settore politicamente sensibile come il sociale? Come mai non si sono comportati come per molteplici altri capitoli che sono stati letteralmente prosciugati in sei mesi di attività amministrativa (si veda ad esempio i 110.000 Euro di spese legali sostenute fino al 30 giugno)? La risposta è semplice ed immediata: le risorse per finanziare quella spesa non ci sono mai state! Si trattava, bensì, di una delle tante manovre propagandistiche preelettorali.

La Giunta Fiordomo con la variazione di bilancio non ha quindi tagliato alcun progetto o servizio, ma ha semplicemente preso atto che l’inesistenza di alcune entrate, peraltro previste quantomeno con superficialità, non consentiva ulteriori incrementi di spesa.