I Salone del Popolo ha ospitato la prima assemblea cittadina della lista civica “Orizzonte Recanati” che fa riferimento al gruppo costituito dal Presidente del Consiglio Comunale di Recanati, Massimiliano Grufi (nella foto).
Una sala gremita di persone per ascoltare le “nuove” che i rappresentanti della lista hanno inteso presentare alla città ed all’amministrazione comunale che sostengono con lealtà e senso di responsabilità.
Tra i numerosi amici di lunga tradizione popolare presenti, i sottoscrittori della lista che prese parte alle ultime elezioni amministrative, Antonio Poeta e Urbano Grufi e poi numerosi candidati che si sono spesi per la riuscita del sindaco Fiordomo e che oggi rappresentano un riferimento certo del nuovo gruppo.
Proprio il Sindaco, accompagnato dal Vice-Presidente del Consiglio Regionale, Comi e dall’assessore Alessandro Biagiola, ha evidenziato l’importante collaborazione tra la lista civica e l’amministrazione comunale, nonché il lavoro prezioso che il Presidente Grufi sta facendo nella nuova gestione dei lavori del Consiglio Comunale nella piena garanzia delle minoranze in un sentire comune con lo stesso primo cittadino. Da qui, l’organizzazione degli incontri nei quartieri che il sindaco Francesco Fiordomo sta definendo proprio con il presidente del Consiglio Comunale.
L’apertura dell’assemblea ha visto l’attenzione della vasta platea nei confronti di Attilio Severini, il quale ha illustrato il “Progetto Politico-Amministrativo” del gruppo.
Innanzitutto c’è la necessità di redigere un accordo di programma tra Provincia di Macerata, Comune di Recanati e gli Ircer. Tale accordo di programma dovrebbe prevedere: la definizione delle varianti urbanistiche delle aree degli Ircer che sono ferme da alcuni mesi; una nuova variante urbanistica dell’area posta a valle del campo sportivo “Fratelli Farina” con la previsione di una cubatura di circa 10.000 mc..
Questo presuppone una collaborazione tra istituzioni e la disponibilità delle stesse di mettersi a servizio della comunità.
Dall’attuazione delle varianti urbanistiche si potranno realizzare: due nuovi campi sportivi o comunque un nuovo campo sportivo ed un impianto per altre discipline, da ubicarsi nell’area del campus scolastico; ristrutturazione della scuola “B.Gigli” nel caso ciò fosse possibile; in alternativa, realizzazione di un nuovo immobile ad uso scolastico di n.3 piani in via Loreto (area già compatibile urbanisticamente) in cui trasferire la scuola “B.Gigli” e la scuola materna. La realizzazione del nuovo complesso scolastico andrebbe a soddisfare le richieste dei cittadini dei quartieri Mercato, Fratesca, Addolorata ed inoltre consentirebbe di avere una remunerabilità agli Ircer che affitterebbero i locali al Comune; realizzazione di un parcheggio a basso costo nella zona dell’attuale campo sportivo “Fratelli Farina”, complementare al progetto del “Centro-città” da avviare quanto prima e capace di promuovere la pedonalizzazione di C.Persiani; realizzazione della “casa protetta” per soggetti allettati in C.da Chiarino su un’area Ircer compatibile urbanisticamente (tale realizzazione permetterebbe di liberare i locali della ASUR in via XX Settembre per cui gli Ircer riuscirebbero a soddisfare le numerose richieste attualmente inevase e comporterebbe un abbattimento dei costi di gestione della struttura stessa), o in alternativa prevedere il recupero della scuola materna di Castelnuovo.
Piano Economico-Finanziario: dalla cessione dei 10.000 mc ricavati con la variante urbanistica dell’area posta a valle del campo sportivo “Fratelli Farina” si potranno ricavare i due impianti sportivi; dall’ampliamento della gestione dei parcheggi si potrà realizzare il parcheggio a servizio di C. Persiani; dall’alienazione dei terreni degli Ircer, oggetto di variante urbanistica in itinere, si potrà realizzare la casa protetta ed il nuovo plesso scolastico (in alternativa la ristrutturazione della scuola B.Gigli).
Ampio l’intervento di Massimiliano Grufi che ha stimolato i tanti intervenuti con le questioni amministrative recenti e passate, affrontando la necessità di rivedere la gestione dei servizi pubblici locali, attraverso la costituzione di un’associazione o un’istituzione partecipata dall’ente, alla quale affidare la relativa gestione di quei servizi privi di rilevanza economica (culturali e sociali in primis), un’opportunità di risparmio per il Comune, ma anche un’occasione di lavoro per tanti giovani e meno giovani recanatesi; sottolineando le difficoltà del bilancio e la responsabilità alla quale tutte le forze politiche sono chiamate in questo momento storico, dovendo rifiutare, secondo Grufi, il tentativo di abbandonarsi a facili strumentalizzazioni; delineando le politiche per riformare la macchina amministrativa che deve ammodernarsi ma con il contributo del personale e non contro lo stesso, da qui una sferzata alla riforma sulla class action pubblica, vista l’esiguità del provvedimento; ancora, il presidente si è soffermato sulla necessità di programmare il bilancio del 2010 in modo razionale, prevedendo una somma certa per l’ordinaria manutenzione del patrimonio comunale, affidata all’UTC e prevedendo le possibili grandi opere con incarichi progettuali esterni per non incorrere negli errori passati dell’intasamento della struttura interna del Comune; la previsione di una viabilità che sia funzionale alla città, anche alla luce delle opere previste dal progetto della lista civica e quindi la possibilità di prevedere un senso unico attorno alla circonvallazione con l’accesso pedonale dalla stessa in centro, attraverso il recupero dei diversi passaggi storici interni; la necessità di lanciare una politica strategica che non può non presupporre una costante dialettica con le istituzioni superiori, dalla Provincia, passando attraverso la Regione ed il Governo per arrivare alle istituzioni europee, canali essenziali per raggiungere finanziamenti funzionali alla realizzazione dei grandi progetti. Da qui un rimprovero a chi rappresentando le istituzioni non è capace di svestirsi del suo abito politico indossando fino in fondo quello istituzionale nell’interesse unico della comunità: la mancanza di rapporti tra il Comune di Recanati e la Provincia di Macerata nella legislatura precedente ha significato l’impossibilità di portare a termine importanti progetti, pensiamo al Campus scolastico, o di avviarne di nuovi, rotatorie, servizi in sinergia ecc. con la conseguenza che oggi ci troviamo di fronte ad una chiusura totale della Provincia rispetto al progetto dell’edilizia scolastica; una presa di posizione forte di Grufi proprio a sostegno del progetto nato con l’accordo di programma del 2001 tra Comune e Provincia di Macerata per la realizzazione della nuova sede dei Licei, che avrebbe previsto il trasferimento dell’Istituto Professionale all’attuale sede del Liceo Scientifico e di quest’ultimo con gli indirizzi linguistico e socio-psico-pedagogico, nella nuova struttura a valle del palazzetto dello sport. “La Provincia non può abbandonare la città di Recanati proprio nell’edilizia scolastica non pensando almeno ad una compensazione progettuale ed economica che preveda la soluzione dei diversi problemi presenti: necessità dell’ampliamento dell’Itis Mattei, situazione insostenibile al Professionale con l’assenza di una palestra, il Liceo Scientifico con un pallone impraticabile per lo svolgimento dell’attività fisica ed il Liceo Classico sito a Palazzo Venieri, proprietà del Comune, che da anni si accolla spese rilevanti per la messa a norma dell’immobile, nonché le spese per sostenere attività curriculari che dovrebbero, senza ombra di dubbio, cadere nelle competenze provinciali”.
Altra posizione forte sull’Università: “L’idea del corso universitario dell’On.Franco Foschi e dell’allora sindaco Fabio Corvatta è stata eccellente, basata su un accordo tra Università di camerino, Comuni di Recanati e Montelupone ed un pool di imprese del territorio. Peccato che l’attuazione e la gestione della stessa non sia andata a buon fine. La scelta dell’associazione non si è rivelata felice, incapace, quest’ultima, di adempiere alle responsabilità ricevute dal Comune, tra cui quella di cercare i finanziamenti e gestire la parte amministrativa. Sono mancati gli atti per definire i rapporti tra Università ed Associazione, tra questa ed il centro Mondiale della Poesia, con il risultato che nel frattempo il corso si è indebolito e il Comune ha visto aumentare un debito verso le precedenti istituzioni, fra l’altro con l’impossibilità di estinguerlo per mancanza di titolarità”. Tuttavia, per il Presidente Grufi, è necessario valutare ancora se vi sono interessi del territorio a sostenere un progetto nuovo o analogo al precedente.
Non è mancato poi un riferimento alla conduzione dei lavori consiliari (rispetto delle istituzioni) ed al processo di revisione dei regolamenti interni.
Infine un collegamento alla politica in vista delle elezioni regionali: “Noi non rincorriamo nessuno. Siamo una lista civica attenta ai problemi della città che intende confrontarsi liberamente con tutti i cittadini che vogliano portare un contributo. La nostra matrice è quella popolare-cattolica e guardiamo con attenzione ai movimenti del Partito Democratico e dell’UDC nel percorso che conduce all’Unione di Centro. Tuttavia, crediamo che non serva confluire con un soggetto politico commettendo errori già visti nel recente passato, né serva costituire un nuovo partito o gruppo solo per presentare una lista alle scadenze regionali, allo scopo indiretto di occupare posti di potere e far pesare un numero di voti, consistente o meno che sia. Se il programma dell’attuale maggioranza regionale ci soddisferà e troveremo nei candidati locali persone capaci che meritano la nostra fiducia, non vedo perché non dovremmo direttamente sostenerle, riconfermando un sostegno già attribuito 5 anni orsono. Questo significa essere seri, altro è prendersi gioco di chi ancora crede nella politica. De Gasperi diceva che la differenza tra un politico ed uno statista era proprio questa, il primo pensava alle prossime scadenze ed operava in tal senso, il secondo guardava alle prossime generazioni. Anche se con un contributo assai minore, dobbiamo seguire quel nobile intento”.