Neanche alcuni mazzi di fiori ben visibili da distante “rallentano” la folle corsa di auto e pesanti autocarri lungo la strada di Chiarino. Quella strada, già teatro di incidenti mortali, l’ultimo proprio ieri, viene usata come un’autodromo. Più che gli autovelox ci vorrebbero i carri armati per frenare l’andatura che si tiene su quel pericoloso percorso.

E ieri, nello stesso punto dove una anno fa, perse la vita un 31enne, ironia della sorte, proprio dove è posizionata la lapide, ha perso la vita Niko Stacchiotti, 18 anni, studente dell’ultimo anno dell’ITC di Loreto, figlio di uno dei giovani di “Capità”, Rolando, titolare di Gran Gourmet, grande negozio specializzato in forniture per comunità ricettive, ristoranti, alberghi..

In città la notizia della morte del giovane è corsa subito su internet e Facebook ancora una volta ha raccolto il dolore straziante degli amici, tantissimi giovani che piangono in breve tempo un altro loro coetaneo. Tanti i messaggi, prima sull’incredulità che potesse essere lui, poi sul ricordo di un amico con cui magari qualche minuto prima si era parlato.

Nico Stacchiotti ha perso il controllo della propria Punto in direzione di marcia di Portorecanati, in un punto cui a un dosso segue una breve discesa con curva che tende a destra. Fino a poco prima aveva piovuto a dirotto, l’asfalto era viscido e forse anche la velocità sono stati elementi che hanno portato al terribile impatto. Per estrarlo dalle lamiere sono dovuti intervenire i VV.FF..

Questa mattina era prevista l’autopsia presso l’ospedale “S. Lucia”. In giornata saranno fissati i funerali.

Sgomento anche all’ITC “Einstein” di Loreto dove anche la famiglia Stacchiotti era conosciutissima al di là della frequentazione scolastica di Nico. All’Einstein è collegato l’istituto alberghiero “Nebbia” con il quale spesso la ditta del padre del ragzzo collaborava per forniture di materiali.

Nico lascia il papà Rolando, la mamma Loredana Dionisi, i fratelli Rocco e Lara. Nico aveva anche una giovanissima fidanzatina a Portorecanati.