Nota di Laboratorio Recanati
L’enfasi
posta dalla stampa nazionale e mondiale sulla drammatica situazione dei rifiuti
nel napoletano deve farci riflettere sul fatto che è un preciso dovere di
tutti, ed in tutti i comuni d’Italia, quello di responsabilizzarsi maggiormente
su tale problema.
A questo proposito, più volte è stato segnalato a ragione - non solo dai turisti, ma anche dai più attenti fra gli amministratori e i concittadini - che Recanati sta diventando “sempre più sporca”. La nostra città, un tempo celebrata per il decoro e la pulizia delle strade, ha assunto negli ultimi anni l’aspetto di una vera e propria “discarica diffusa”.
Tutti possono notare il progressivo aumento della quantità di rifiuti abbandonati nelle aree verdi grandi e piccole ed in special modo lungo le scarpate e i marciapiedi della circonvallazione. Pur trattandosi di rifiuti perlopiù cartacei e plastici di modeste dimensioni, la loro sgradevole presenza costituisce una sorta di cintura periurbana continua che solo occasionalmente, e solo in parte, viene rimossa.
E’ fuor di dubbio che la responsabilità di tale stato di degrado vada equamente ripartita fra la maleducazione di una parte dei cittadini e l’inerzia della pubblica amministrazione.
Per risolvere questo problema non occorrono “commissari speciali”, né progetti onerosi. Sono sufficienti un po’ di buon senso e un minimo di organizzazione.
Da un lato occorre responsabilizzare le persone - mediante campagne di sensibilizzazione non sporadiche nelle scuole e presso tutte le famiglie - dall’altro bisogna agire in modo molto concreto - per esempio aumentando il numero dei cestini portarifiuti e razionalizzandone il posizionamento - e infine controllare che il lavoro di pulizia delle scarpate e dei bordi delle strade sia ben eseguito da chi di dovere.
Nell’invitare tutti i concittadini a dare dimostrazione concreta del loro senso civico, chiediamo altresì alla pubblica amministrazione di svolgere il proprio ruolo fino in fondo per migliorare il decoro della città.