Il rito è stato officiato da don Mario Meneghini che ne ha esaltato le doti umane ed il suo profondo impegno nel sociale.
“Giuliano – ha detto nell’omelia il sacerdote- ha lasciato a Dio il suo corpo ma si è rafforzato nell’anima. La sua spiritualità si è forgiata nell’Azione Cattolica, una formazione che ha dato una spinta enorme a tutta la sua esistenza”.
La bara di Giuliano è stata avvolta nella bandiera della CISl, il sindacato che sin dagli inizi della sua carriera lavorativa lo ha sempre visto in prima fila.
Lo ricorda anche in una breve note Il Comitato per la Difesa dell’Ospedale Santa Lucia di Recanati che “desidera esprimere un sentito pensiero di affetto alla famiglia di Giuliano ed in particolare a Grazia, sua figlia. Caro Giulio, come familiarmente ti chiamiamo, dopo tre anni e mezzo di costante e duro lavoro, per difendere quello in cui abbiamo sempre creduto e di tanti momenti di allegria trascorsi insieme, con profonda tristezza ti dobbiamo salutare ma con la certezza che rimarrà in noi il tuo bel ricordo. Arrivederci Giuliano.”