L’Agenzia del Territorio ha completato il monitoraggio di 27 dei 57 comuni della provincia per scoprire situazione di illegalità fiscale.
Ebbene, a sorpresa, è scaturito che sul territorio del comune esistono 739 immobili non accatastati sui 7315 scoperti. Un danno consistente per l’erario in quanto la legge per quegli immobili imponeva che fossero messi a reddito e si pagasse l’ICI.
La scoperta è avvenuta sovrapponendo un’accurata aerofotogrammetria del territorio recanatese alla carte della particelle in possesso del Catasto. Mentre nella foto si vedevano immobili, sulla carta catastale questi non sussistevano.
A meno che non si tratti di abusi edilizi (ed in questo caso c’è chi rischia grosso) i “non accatastati” possono mettersi in regola entro il 28 marzo, pagando le quote evase al fisco, sempre che non si tratti di un abuso.
Dopo quella data l’Agenzia del Territorio trasmetterà gli atti ai competenti organi e saranno guai seri.
Ha destato non poca sorpresa che Recanati da sola (terzo comune tra quelli monitorati) raccolga il 10% delle evasioni. Ora resta da capire anche la gravità dell’evasione fiscale, dettata in termini di consistenza volumetrica e di superficie, di questi immobili e a quale epoca risalgano. E se sia stato possibile che nessuno si sia accorto di nulla.