Siamo in linea di principio contrari a che le proprietà pubbliche vadano in mano ai privati, anche se ci rendiamo conto che a volte l'Ente Pubblico possa esser costretto a privarsi di una sua proprietà, vuoi perché il mantenimento del bene si rivela troppo oneroso, o magari per avere a disposizione denaro da destinare a spese importanti.
Anche in questo secondo caso tuttavia dovrebbe trattarsi di un bene al momento non utilizzato, come ad esempio l'immobile ex-IPSIA di Potenza Picena che l'IRCER ha dovuto mettere in vendita per rientrare dalla forte situazione debitoria che si è trovata a fronteggiare a seguito dell'acquisto dell'immobile ex-Clarisse, imposto all'Ente dall'Amministrazione Corvatta. Nel caso della Scuola di via Camerano però, c'è da ricordare che essa è attualmente utilizzata da una sessantina di bambini, i quali il prossimo anno scolastico dovranno percorrere distanze maggiori, con gli inevitabili disagi che ciò comporterà.
Capiamo che il motivo della scelta di vendere è la disastrosa situazione finanziaria ereditata dalla precedente Amministrazione, che per risanare il suo bilancio disastrato aveva addirittura messo in vendita le aree verdi pubbliche, difficile però è capire perché l'operazione sia stata messa in atto senza minimamente consultare le famiglie dei bambini frequentanti la scuola. E' bene che decisioni importanti come questa siano sempre comunicate preventivamente e poi discusse con i cittadini, in primis con quelli direttamente interessati. Ci auguriamo che la mancanza di comunicazione riscontrata questa volta costituisca un fatto isolato, non destinato a ripetersi in altre occasioni.