Prosegue nei locali della sezione di arte moderna dei Musei Civici di Villa Colloredo la mostra dedicata ai maestri Hsiao Chin e Lucio del Pezzo, “Cosmocomie”, un’esplorazione, un viaggio, nel tentativo di tramutare in arte il flusso della natura attraverso la sintesi di Oriente ed Occidente e la conciliazione degli opposti: da una parte colori caldi e freddi, spazi vuoti e asimmetrie, dall’altra spazi pieni, forme rigide e flessuose, simmetrie. Da qui un confronto di stili e culture. Hsiao Chin propone forme geometriche, sfere ed ellissi, costruite attraverso cerchi concentrici ed attraversate da schizzi di colore. Del Pezzo sviluppa un suo caratteristico repertorio di “quadri-scultura”, formati da pannelli geometrici monocromi, sui quali sono applicate mensole o scavate concavità che reggono o includono corpi geometrici regolari, per un effetto molto ludico.

Nelle sale dei Musei Civici (ricche di opere di Lotto, Pomarancio, etc.) un angolo è dedicato all’esposizione in prima assoluta del “San Francesco in Estasi”, opera di un grande maestro del ‘600 la cui attribuzione è già oggetto di studio e dibattito.

Visita alla mostra “Cosmocomie”, esposizione “San Francesco in Estasi”, e ai Musei Civici, compreso catalogo, euro 5 (fino all’8 novembre, dal martedì alla domenica 10-13, 15-19, info 071 7570410,www.villacolloredomels.it, .infinitofestival.altervista.org).

Le due mostre si inseriscono nel programma di Infinito Festival, che ha visto Recanati per quattro giorni di intensi appuntamenti, mettere a confronto arte, scienza, filosofia e spiritualità.

Particolare successo ha ottenuto (oltre alla serate dedicate all’osservazione della volta celeste, 1225 presenze), la mostra “Pan-New-Rama” dei fotografi Augusto Pieristè e Andrea Pompei che in questo fine settimana rimarrà aperta straordinariamente il sabato e domenica, fino all’8 novembre (16.30-20.30, chiesa di San Vito, ingresso libero). In esposizione tre foto (Santorini, Cappadocia, Bilbao) dello sviluppo di 8m.x1m.. Le foto divengono un racconto, presentando luoghi vivi, in cui le cose accadono, ovvero edifici e spazi che vengono riproposti e reinterpretati da un nuovo sguardo.