La Lega Nord ha preso l’iniziativa di proporre alcune modifiche dell’art. 53 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale. Marangoni invita il consiglio comunalead abrogare l’art. 53 del vigente Statuto del Consiglio Comunale nel testo attuale ed a sostituirlo in toto con il testo di seguito proposto: Art. 53 ( nuovo testo). Deposito e consultazione dei documenti relativi agli argomenti iscritti all’ordine del giorno. I documenti relativi a ciascun argomento iscritto all’ordine del giorno sono depositati nella Segreteria Comunale il giorno stesso della diramazione dell’avviso di convocazione, di cui all’art. 48 e messi a disposizione dei consiglieri comunalientro e non oltre il termine previsto dall’art. 48, 5° comma. I Consiglieri Comunali hanno diritto, durante le ore di ufficio, di prendere visione di tali documenti, ai sensi dell’art. 32.
“L’ attuale formulazione dell’art. 53 –scrive Marangoni in una nota- impedisce, di fatto, ai consiglieri comunali di consultare ed entrare in possesso dei documenti relativi agli argomenti iscritti all’ordine del giorno in tempo utile peranalizzare e studiare tali documenti, assumere informazioni,fare le opportune valutazioni,preparare eventuali interventi durante il consiglio comunale, per poi assumere le conseguenti decisioni. Ciò in quanto si è diffusa in questi anni la prassi, assolutamente scorretta, di consegnare ai consiglieri comunali la documentazione solo 24 ore o poco più prima del consiglio comunale,proprio sulla base dell’attuale formulazione dell’art. 53, punto 2. Tale prassi ha caratterizzato la precedente amministrazione ma sembra essere seguita anche dall’attuale, stando almeno ai primi consigli comunali finora svoltisi. In realtà tale norma prevede il breve termine di 24 ore come limite minimo ed eccezionale, mentre la regola dovrebbe essere quella, già prevista nel primo comma dell’attuale art. 53, delladisponibilità dei documenti il giorno stesso della diramazione dell’avviso di convocazione del consiglio: in pratica 3 giorni liberi prima del consiglio.Purtroppo però viene applicata quasi sempre l’eccezione anziché la regola. La riformulazione da noi proposta dell’art. 53 garantirebbe invece ai consiglieri comunali la possibilità di svolgere in modo corretto il loro mandato istituzionale garantendo, soprattutto alle opposizioni, il concreto esercizio del diritto-dovere di controllo.