Replichiamo alla nota stampa dell’ associazione di animalisti che ha erroneamente attribuito alla Lega Nord la volontà di abbattere a fucilate i piccioni che infestano gran parte del centro storico di Recanati. Evidentemente gli animalisti non hanno nemmeno letto la mozione che la Lega Nord ha presentato per costringere l’amministrazione comunale di Recanati ad occuparsi del problema “nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni”. Le ordinanze del comune di Osimo sono state allegate alla mozione “a titolo puramente esemplificativo”. Nella mozione della Lega Nord non si propone il metodo per risolvere il problema, né la fucilazione né altri metodi meno cruenti. E’ compito di chi governa la città affrontare e risolvere questo problema finora trascurato a Recanati e decidere come risolverlo. La mozione costringe solo l’amministrazione ad occuparsene, finalmente, e a parlarne in consiglio comunale. Le altre argomentazioni degli animalisti si commentano da sole e sfiorano il ridicolo, come l’asserita volontà della Lega Nord di “accattivarsi il consenso dei cacciatori che si vedrebbero così aumentare le specie da cacciare”. Casomai c’è, da parte della Lega Nord, la volontà di interpretare la volontà della stragrande maggioranza dei recanatesi e dei turisti che non ne possono più di subire i disagi, di vario tipo, connessi alla proliferazione abnorme di questi volatili. Le argomentazioni “scientifiche” addotte poi dagli animalisti sulla bontà del guano dei piccioni e sulla presunta inesistenza di rischi igienico-sanitari hanno la stessa affidabilità di quando si chiede all’oste se il vino è buono. Al riguardo, anche un’ordinanza del comune di Osimo conferma che “troppo cospicue popolazioni di colombi torraioli, in situazioni di promiscuità, o per accumulo di guano, costituiscono un rischio sanitario, in particolare per le seguenti patologie: salmonellosi, campylobacteriosi, yersiniosi (fs fedi fresche), clamidi osi/ornitosi, criptococcosi (inalazioni di polveri di feci essicate), toxoplasmosi (ingestione di carni non sufficientemente cotte), punture di zecche, manifestazioni allergiche da squame cutanee. A tali patologie sono particolarmente esposte le persone immunodepresse quali bambini e anziani”.
Che dire poi della preannunciata minaccia al sindaco di ricorrere al TAR qualora decida l’abbattimento dei piccioni? Chissà se gli animalisti stanno già pensando di scomodare la magistratura anche contro la disinfestazione e la derattizzazione: certamente si accattiverebbero il consenso di zanzare, scarafaggi e topi. Alle persone ci penserà qualcun altro.