Di Francesco Fiordomo, sindaco di Recanati, e Giacomo Galassi, segretario PD

Abbiamo scelto di sostenere la riconferma di Dario Franceschini a Segretario nazionale del Partito Democratico per più ragioni.

Franceschini in questi mesi ha tenuto la barra dritta sulla laicità confermando il profilo chiaro di un credente laico, consapevole delle responsabilità che la politica ha nei confronti delle persone e delle loro scelte di vita; ha tenuto inoltre la barra dritta sulla collocazione europea condividendo la scelta di costruire in Europa un nuovo campo progressista fondato sull'alleanza al Parlamento europeo tra gli eletti del Partito Democratico e gli eletti socialisti e socialdemocratici.
Ma la ragione più profonda per cui sosteniamo Franceschini attiene al PD, al suo carattere di casa comune dei riformisti italiani. Il PD e prima l'Ulivo, lo abbiamo voluto plurale, fondato sull'incontro, l'intreccio delle esperienze di donne e uomini provenienti da storie e culture diverse. E pure in mezzo a difficoltà e limiti, abbiamo cominciato a costruire quel PD che oggi non può e non deve essere omologato a una sola delle culture originarie che lo hanno promosso.

Ma soprattutto con Franceschini condividiamo una questione a noi molto cara: il rapporto tra il Partito, gli iscritti e gli elettori. E’ chiaro che vada messo un po’ d’ordine nelle regole, ma non rinunciamo alla scelta che abbiamo fatto alla nascita del Pd di affidare non solo agli iscritti, ma anche agli elettori, il compito di scegliere e decidere nei momenti delle grandi scelte, com’è certamente l’elezione di un segretario nazionale. Lo strumento delle primarie è stato l’unico elemento di novità politica degli ultimi anni e la partecipazione degli elettori alle scelte è per noi imprescindibile.

La forza del PD di Recanati passa proprio per l'esperienza delle primarie che prima hanno decretato il coordinatore e il gruppo dirigente e poi il candidato sindaco, uno strumento quello delle primarie che ha spalancato le porte al rinnovamento, al coinvolgimento della società civile, delle associazioni, un'apertura tangibile che ha portato questo partito ad diventare il primo della città.

Per questo difendiamo questo equilibrio e crediamo nel rinnovamento rappresentato oggi da figure come David Sassoli, Debora Serracchiani, Rita Borsellino e Sergio Cofferati, per questo pensiamo che le primarie del 25 ottobre saranno un altro momento importante per noi e per la democrazia italiana.