Nota di L’Infinito Festival
Quello di Recanati sarà un autunno di incontri tra arte, cultura e scienza, in una kermesse di manifestazioni destinate a diventare un appuntamento fisso del panorama di offerte culturali che la città propone.
Ma non si tratterà soltanto di eventi passivi cui lo spettatore/visitatore sarà chiamato ad assistere, sarà lo spettatore stesso ad interagire con i protagonisti delle varie iniziative.
Una serata sarà dedicata all’osservazione della volta celeste, presente il fisico Ettore Perozzi che ci avvicinerà alla conoscenza degli astri in una forma inedita, gli spazi museali di Villa Colloredo Mels diventeranno un salotto culturale dove si potranno incontrare autori di libri, artisti, personaggi del mondo della scienza, una grande mostra permetterà di avvicinarsi all’arte di due grandi maestri contemporanei, ma anche confrontarsi direttamente con loro. Ed in questo spazio sarà esposta per la prima volta un’opera d’arte di alta scuola italiana del 1600 di cui si erano perse le tracce.
Questo quadro, destinato ad animare, e fors’anche agitare, il dibattito tra i critici d’arte, arricchirà la collezione di arte moderna del museo civico, famoso per la ricca dotazione di tele di Lorenzo Lotto, e che ospiterà anche la grande mostra di arte contemporanea “La concezione cosmica tra Occidente ed Oriente” che si inaugurerà il 1 ottobre nei Musei Civici di Villa Colloredo Mels e che resterà aperta per oltre un mese, ed al cui interno troveranno spazio i vari appuntamenti culturali a corollario.
L’esposizione, con circa 70 opere fornite direttamente dagli artisti e da due gallerie storiche italiane, vedrà a confronto il cinese Hsiao Chin (i suoi disegni sono stati usati recentemente per gli sfondi scenografici in televisione da Maurizio Crozza), e l’italiano Lucio Del Pezzo.
L’organizzazione è di Spazio Cultura e Bloom Comunicazione, In collaborazione con il Comune di Recanati Assessorato alle Culture.
Il festival si apre al al Castello di Montefiore con “Garcia Lorca incontra Giacomo Leopardi, Giovedì 10 settembre Ingresso
Un omaggio di Federico Garcia Lorca alla donna: Stampe del cielo è l’appellativo con cui Federico Garcìa Lorca definiva le stelle, “Stampe del cielo” è un viaggio attraverso la poesia del grande autore spagnolo (nato a Fuente Vaqueros il 5 Giugno del 1898 e morto a Viznar il 18 agosto del 1936, ucciso dai falangisti seguaci di Franco), una poesia mai paga di se che trae nutrimento dal contatto con la realtà, dai suoi contrasti più violenti, tra tutti quello tra amore e morte. Nel recital un percorso che unisce il ritmo della parola a quello della musica restituendo al pubblico un’alternanza di sensazioni: un’esperienza struggente e malinconica, vitale ed allegra, come la stessa poesia di Lorca. I testi di Lorca, sono tratti da “ Romanzo Gitano”, “ Lamento per Ignacio Sanchez Mejas”, “ Sonetti”, “ Stampe del cielo”.
Sono tematiche riproposte alla luce del cambiamento radicale avvenuto nel cuore dello scrittore: la ragione non è più un ostacolo all'infelicità, ma l'unico strumento umano per sfuggire alla disperazione. A differenza dei Canti, sono state concepite interamente nell'anno 1824. Le differenti edizioni testimoniano integrazioni di dialoghi successivi e aggiustamenti circa il messaggio finale. Le Operette furono spesso confuse con un progetto parallelo del padre Monaldo, che ebbe molto successo, e spesso Giacomo era citato come l'autore, procurando al poeta forte imbarazzo e frustrazione. Gli argomenti delle Operette, in particolar modo quelli sviluppati nel Dialogo della Moda e della Morte e Dialogo di Tristano e di un amico, saranno ribaditi con decisione, come un corollario della filosofia leopardiana, da Carlo Michelstaedter ne “La persuasione e la rettorica”.