Stando a quel poco che si sa, per la durata del concerto un carabiniere in borghese ha seguito lo svolgimento della serata, riprendendo con il telefonino, come riferito da diversi giovani, i vari presenti. La presenza del militare, per i giovani recanatesi conosciuto, per quelli di fuori no, è stata comunque “avvertita” e non è piaciuta.
Ad un certo punto tra il militare ed un giovane c’è stato un battibecco (pare proprio sul motivo delle riprese) e qui le versioni sono discordanti: c’è chi dice che alla fine il ragazzo è stato portato in caserma (oltraggio a pubblico ufficiale sarebbe stato il motivo), chi gli siano stati trattenuti solo i documenti.
Fatto sta che però dopo la mezzanotte è stato dato vita a questo assembramento, pacifico ma rumoroso, che si è sciolto solo dopo l’intervento del comandante la stazione carabinieri, Mascia, appositamente sceso in strada per capire cosa stesse succedendo e a parlare con i protagonisti dell’insurgenza.
Anche in questo caso non sono mancati momenti di tensione (in precedenza pugni sbattuti sulla porta della stazione CC), la presenza del militare in borghese che ha ingenerato la situazione precedente. Alla fine, con i buoni uffici del comandante di stazione ha prevalso il buon senso, al giovane è stato restituito il documento d’identità.
La vicenda, con racconti e commenti, sta “viaggiando” sulla rete (mail, social network, etc.), con sfumature diverse. C’è anche chi ha chiesto l’intervento del sindaco. L'auspicio è che si tratti di una vicenda equivocata, nata dalla necessità dei carabinieri di effettuare controlli in borghese (anche se in forme non gradite dai giovani) e che tali servizi non si coniughino con la pubblicità degli stessi.
Ovviamente, sulla vicenda, nel suo complesso, manca la versione dell’Arma.