Nonostante il PDL sia d’accordo sul tema dell’aumento della sicurezza stradale, cosa che per altro abbiamo sviluppato durante il nostro mandato, realizzando diversi pedonali rialzati, non siamo affatto concordi per l’acquisto di venti speed check, soprattutto perché andranno usati parte dei fondi e più precisamente ventimila euro, destinati al progetto della video sorveglianza per il territorio comunale. Anzi, visto il brutto periodo che i cittadini ed i commercianti, recanatesi stanno passando, fra furti in appartamento, atti vandalici, risse e quant’altro, crediamo fortemente che quei fondi vadano raddoppiati, anche con l’ingresso di privati che, a pagamento, avessero la possibilità di allacciarsi alla rete di telesorveglianza per controllare le proprie case o le proprie attività artigianali e commerciali.
Questo sistema potrebbe anche aiutare le forze dell’ordine che, nonostante la scarsità di personale e mezzi, ogni giorno combattono la criminalità e curano la sicurezza dei cittadini, compiendo anche importanti operazioni, come quella di qualche giorno fa a Chiarino.
Siamo comunque in disaccordo sull’acquisto degli speed check soprattutto in quantità così elevata, dato che l’amministrazione comunale non ha, come si dovrebbe fare da prassi, stabilito con la prefettura un piano di dislocazione degli strumenti e non ha pensato ad una prima sperimentazione solo con una quantità limitata di dispositivi.
Desta anche scetticismo il fatto che l’attuale compagine di maggioranza abbia, nei cinque anni passati, sempre criticato il cosiddetto semaforo “Romitelli” che di fatto era un controllo elettronico della velocità, in un punto particolarmente pericoloso di un percorso extraurbano. Infatti, cosa facilmente verificabile, circa l’80% delle infrazioni in quel punto era contestata ai guidatori poiché passavano a velocità elevata e non perché cadevano nel tranello di un “giallo irregolare”, che poi irregolare non era come confermato da più periti nominati da privati e dall’amministrazione. Quindi criticare aspramente un sistema di controllo elettronico della velocità per piazzarne venti nel territorio comunale ci sembra che sia piuttosto contraddittorio.
Contestiamo anche l’amministrazione comunale quando dice che gli speed check non serviranno a far cassa ma come sistema “preventivo” perché tali dispositivi, quando attivi, sono di fatto degli autovelox. Ai cittadini che supereranno i limiti di velocità verrà applicata una sanzione economica oppure gli sarà data “una tirata di orecchi”? Perché comunque si voglia girare la frittata, se arriverà la sanzione amministrativa, sarà comunque un entrata per le casse comunali. Concludiamo affermando che uno dei migliori sistemi per rallentare il traffico e facilitare la circolazione è quella di mettere in tutti i principali incroci delle rotatorie , ma questa nuova amministrazione ha pensato subito di cancellare con un colpo di spugna tutto ciò che aveva progettato la vecchia giunta, di fatto eliminando tutte le rotatorie in progetto.
Allora non spacciamo per “finta voglia di sicurezza” l’istallazione degli speed check ma diciamo realmente che lo scopo “utile” è quello di rimpinzare le casse comunali, mentre se invece si vuole parlare concretamente la sicurezza si raddoppi subito il contributo per la videosorveglianza che in altri comuni ha dato eccellenti risultati per il contenimento della microcriminalità.