Linda Giatti, 20 anni, operaia e studentessa, originaria di Potenza Picena ha sostenuto che la pistola era di un suo zio, guardia giurata, solita frequentare il casolare di Chiarino dove si era trasferita con il fidanzato, Silvio Giarmanà, originario di Enna, imbianchino.
Circa la presenza dell’hascish i due hanno affermato che si trattata di stupefacente per uso personale.
Tra l’altro è emerso che oltre alla calibro 38 e ai 131 gr. di stupefacente, è stato anche sequestrato un coltello a lama lunga (23 cm.). La pistola intanto è a Roma presso i laboratori del RIS per stabilire se sia stata usata di recente, mentre i carabinieri stanno vagliando tutto quel via vai di giovani recanatese, tra i 16 ed i 20 anni, e che frequentavano quel casolare.
Giarmanà e la Giatti sono difesi dall’avv. Attanasio che si è riservato di chiedere al Tribunale del Riesame la piena libertà per i suoi assistiti.