Una volta identificati i proprietari, Silvio Giarmanà, 23enne di Enna, e la sua fidanzata, Linda Giatti, 20enne, di Potenza Picena, era risultato da un incrocio di dati anagrafici che proprio quest’ultima risultava essere parente di una guardia giurata recentemente morta, di cui risultava registrava un’arma da fuoco.
Sono iniziati gli appostamenti e la determinazione dei “giro” che ha frequentato la casa. Poi è scattata l’operazione.
Ora l’attenzione degli inquirenti è concentrata tutta sulla calibro 38 di cui sono state trovate diverse confezioni di munizioni aperte e colpi mancanti.
“Era perfettamente pulita –ha confermato il capitano Candelli in sede di conferenza stampa-, elemento assolutamente non trascurabile che ci ha indotto a pensare che la pistola abbia recentemente sparato”.
Al momento il Giarmanà è ristretto a Montacuto, la Giatti a Camerino, in attesa degli esiti delle indagini dei carabinieri di Potenza Picena e Recanati, coordinate dal sostituto procuratore Rastrelli.
Intanto a Chiarino per l’enesima volta alle ribalte della cronaca in molti esprimono preoccupazione per il salto di qualità degli episodi e “l’appetibilità” della zona da parte di persone con precedenti penali e non.
Di recente nella zona erano state portate a compimento operazioni antidroga legate per lo più ad elementi extracomunitari.
La scoperta della mitraglietta da guerra, di una pistola, di 7 kg di esplosivo in un’abitazione abitata da un pregiudicato, ora due incensurati con calibro 38 e droga, aprono inquietanti timori nei residenti.