Si aggrava seriamente la posizione di Agostino Porcelli, il pregiudicato di origini pugliesi nella cui casa in contrada Chiarino, la settimana scorsa, durante un'operazione della Questura di Macerata, erano stati rinvenuti una pistola mitragliatrice da guerra ed una pistola con relativo munizionamento.

Ulteriori controlli nel fondo agricolo annesso alla casa del Porcelli hanno portato alla scoperta di ben 7 kg di esplosivo sotto uno strato di terra di un pollaio.

L'uomo già in carcere ora è stato segnalato anche per detenzione illegale di materiale esplosivo e ricettazione.

Porcelli era già in mano alle forze dell'ordine da inizio agosto quando i poliziotti, nel corso di alcuni controlli per aumentare la sicurezza nelle zone costiere, avevano trovato in casa sua un pistola mitragliatrice e una scacciacani. Le armi erano nascoste nella camera da letto del pregiudicato, ma quello che insospettì gli agenti fu che il mitra era avvolto in panni di stoffa e richiuso in un sacco di plastica accuratamente sigillato con del nastro isolante. Quasi come se dovesse essere sotterrato, hanno pensato gli inquirenti.

E' per questo che, nei giorni scorsi, sono tornati nella tenuta di Porcelli, per effettuare ulteriori accertamenti con l'aiuto di un metal detector e di un piccolo escavatore. Ad un primo esame della zona, gli agenti si sono subito accorti che, vicino al pollaio, la terra sembrava rivoltata, lavorata, come se fosse stata trattata di recente. Le indagini a questo punto si fanno intense perchè oltre a spiegare l'uso che si voleva fare dell'arma, corredata da relativo munizionamento a sufficienza, la scoperta dell'ingente quantità di esplosivo apre inquietanti scenari.