Premesso che anche a Recanati la situazione dell’ordine pubblico, della sicurezza delle persone e della tutela dei loro beni è progressivamente peggiorata in questi anni con fatti negativi ormai quotidiani rispetto ai quali è necessario intervenire. Che le forze dell’ordine presenti a Recanati (carabinieri) e la polizia municipale non sono sufficienti per garantire adeguati livelli di sicurezza alla popolazione in relazione al numero degli abitanti e alle dimensioni del territorio recanatese; che, pur avendo apprezzato le decisioni recentemente assunte da questa Amministrazione di effettuare il pattugliamento dei vigili urbani in alcune zone della città dalle ore 20.00 alle ore 2.00 e l’intenzione di installare in futuro almeno 10 telecamere a circuito chiuso nei punti strategici della città, riteniamo comunque tali decisioni insufficienti a far fronte all’escalation di atti criminosi e di vandalismo che turbano la quiete pubblica e le coscienze dei recanatesi. Allo stesso modo non potrà essere sufficiente l’eventuale futuro incremento di due unità dell’organico della caserma dei carabinieri che sembrerebbe essere stato promesso dai vertici dell’Arma dei carabinieri, come pubblicato su parte della stampa locale; che è stata emanata la legge 15 luglio 2009, n. 94 “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” in vigore dall’8 agosto 2009 che, all’art. 3, commi da 40 a 44, disciplina le associazioni degli osservatori volontari per la sicurezza; che il Ministero dell'Interno ha emanato il decreto attuativo 8 agosto 2009 “Determinazione degli ambiti operativi delle associazioni di osservatori volontari, requisiti per l’iscrizione nell’elenco prefettizio e modalità di tenuta dei relativi elenchi, di cui ai commi da 40 a 44 dell’articolo 3 della legge 15 luglio 2009, n. 94”; che le suddette disposizioni normative hanno fatto diventare leggi dello Stato le esperienze positive dei volontari della sicurezza, nate a Voghera (Pavia) nel 1996 e poi sviluppatesi in molte città soprattutto del Nord Italia; volontari della sicurezza che hanno dato un grandissimo contributo al monitoraggio del territorio svolgendo un ruolo di deterrenza, di dissuasione e prevenzione della criminalità, sacrificando il tempo libero dei volontari ad esclusivo vantaggio della collettività e della sicurezza della popolazione; che gli “osservatori volontari”, di cui al decreto del ministro dell’interno dell’8 agosto 2009, prestano attività di volontariato limitandosi a circolare nelle strade per fare “attività di mera osservazione in specifiche aree del territorio comunale” e “segnalano alla polizia locale e alle Forze di polizia dello Stato eventi che possono arrecare danno alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di disagio sociale”; che le limitate risorse economiche dello Stato consigliano, sotto molteplici punti di vista, di ricorrere al volontariato anche in tema di sicurezza urbana o disagio sociale così come si ricorre ampiamente al volontariato in altri ambiti importanti: socio-assistenziale, protezione civile, sportivo, ecc…; che le norme sopracitate e in particolare il Decreto del Ministero dell’Interno dell’8 agosto 2009 consentono l’utilizzo degli "Osservatori volontari" in limiti assai rigorosi, circoscritti e precisi, tali da evitare ogni possibile eventuale uso distorto dell’istituto. A tale scopo va precisato che gli osservatori volontari devono essere, prioritariamente, costituiti da appartenenti in congedo alle Forze dell’ordine, alle Forze armate e agli altri Corpi dello Stato; che l’art.3, comma 40 della legge 15 luglio 2009, n. 94 consente ai Sindaci la possibilità di avvalersi o meno della collaborazione delle associazioni di Osservatori Volontari, tutto ciò premssso, chiedo al sindaco di Recanati se intenda avvalersi o meno della collaborazione delle associazioni di Osservatori Volontari a tutela e rafforzamento della sicurezza dei recanatesi e, in caso positivo, emanare l’ordinanza sindacale prevista dall’art. 3 del Decreto Ministero dell’Interno 8 agosto 2009. Nella deprecabile ipotesi di eventuale diniego da parte del Sindaco, il sottoscritto chiede al Sindaco di esplicitare le motivazioni del diniego stesso e contestualmente di dichiarare come intenda far fronte al continuo peggioramento della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini e dei loro beni nel territorio comunale, stante comunque l’insufficienza delle misure assunte da questa amministrazione e di quelle prospettate per il futuro, già citate in premessa.