Di Enzo Marangoni, Consigliere Provinciale e Consigliere Comunale Recanati Lega Nord

Rispondiamo al comunicato stampa congiunto di PDL, UDC, lista “Per Recanati“di corvattiana memoria, in merito a quanto accaduto durante l’ultimo consiglio comunale. E’ difficile trovare in così poche righe un tale concentrato di bugie e assurdità. Ecco i fatti reali. L’ ostruzionismo becero della ex maggioranza ha fatto durare la seduta del consiglio 7 ore e mezzo, dalle 20.00 del 3 agosto alle 3.30 del 4 agosto. Del resto bisogna anche capirli: ci vuole tempo per elaborare il lutto di una cocente sconfitta elettorale che evidentemente continua a bruciare non poco. La paralisi di due ore del Consiglio comunale, in merito alla costituzione delle commissioni, è stata voluta dalla ex maggioranza che ha deliberatamente disertato l’apposita riunione dei capigruppo svoltasi il 31 luglio: era quello il momento giusto per decidere la composizione delle commissioni e non perdere poi tempo in consiglio comunale. Inoltre, lo stesso giorno del consiglio comunale, l’ex maggioranza ha tentato, con atto di forza, di escludere la minoranza Lega Nord da tutte le commissioni pretendendo di occupare, da sola, tutti i 12 posti previsti per le minoranze. Il problema è stato comunque poi risolto con una riunione di pochi minuti dei capigruppo, sospendendo il consiglio. Qualcuno ha cioè voluto creare un caso, o meglio una sceneggiata, dimostrando la stessa arroganza di quando era maggioranza: il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Davvero assurde sono state poi le argomentazioni addotte dalla ex maggioranza secondo la quale la Lega Nord non sarebbe all’opposizione sulla base sia della denominazione del gruppo “Lega Nord-Civica Recanati” che della presenza di Nino Taddei tra gli assessori. La denominazione suddetta è stata scelta da Marangoni poiché egli è divenuto consigliere comunale (oltre che consigliere provinciale) in forza delle due liste che lo hanno sostenuto come candidato Sindaco: Lega Nord e Civica Recanati. La denominazione del gruppo è dunque una forma di ringraziamento, doveroso e corretto, verso le due liste sostenitrici. Come è noto, dopo il primo turno, Enzo Marangoni e la Lega Nord hanno deciso di non dare alcuna indicazione specifica di voto per il secondo turno lasciando liberi i propri elettori di decidere quale candidato votare. Scelta diversa è stata fatta dalla Civica Recanati che, dopo il primo turno, ha appoggiato Fiordomo che poi ha nominato Taddei come assessore. Ciò dimostra anche che Marangoni e Taddei sono entrambe persone libere da condizionamenti sia esterni che reciproci, qualità che evidentemente non hanno coloro che, ormai rovinati da cattivi maestri, non sono abituati a pensare con la loro testa ma ad obbedire a volontà altrui. E’ chiaro la Lega Nord è dunque una delle due minoranze presenti in questo Consiglio e sta all’opposizione in quanto espressione di un candidato sindaco sconfitto alle elezioni (Marangoni) così come lo è l’altra minoranza (PDL, UDC, Per Recanati) espressione anch’essa di un altro candidato sindaco sconfitto alle elezioni (Bartomeoli). Peraltro questa anomalia dell’ attuale doppia opposizione nell’ambito della stessa area politica è stata creata proprio da PDL & C. nel novembre 2008 emarginando ed escludendo la Lega Nord da ogni accordo elettorale con l’arcinota scomunica a mezzo comunicato stampa: chi è causa del suo mal pianga sé stesso e non pretenda ora di decidere come la Lega Nord deve comportarsi.

Quanto alla nomina dei revisori dei conti, tutti i consiglieri comunali hanno avuto la possibilità di valutare, prima del consiglio, i curricula professionali pervenuti al protocollo e hanno poi scelto liberamente tra quelli presentati pubblicamente in Consiglio sia dalla maggioranza e da ciascuna delle due minoranze. Il risultato dell’elezione dimostra chiaramente che il consiglio comunale ha valutato il candidato revisore proposto dalla minoranza Lega Nord meritevole di elezione, senza voler nulla togliere alla professionalità anche del candidato presentato dall’altra minoranza che ha tuttavia ottenuto minori voti.