Speed check, presto li vedremo sulle strade urbane ed extraurbane a più alta intensità di traffico (e indisciplina) del comune? Pare di si. Partecipando ad una iniziativa dell’AFAR Filo d’Argento sulla sicurezza stradale, il sindaco Fiordomo ne ha fatto intendere un possibile utilizzo a breve, non per fare cassa (come per autovelox e semafori “intelligenti”) ma per far rispettare i limiti di velocità che non vengono rispettati, a volte anche in tratti cittadini.

Lo speed check si differenzia dall’autovelox (anche se può essere attivabile in quel modo) e funge più da elemento di dissuasione ed è già in uso da parte del comune di San Severino  e di Monteccassiano nella frazione di Sambucheto, (nella foto il modello blu) o di colore arancione (nella foto) utilizzato dal comune di Pioraco.

Come si vede si tratta di totem ben visibili e da quanto si è capito, Fiordomo di concerto con la polizia municipale ne sta studiando l’applicazione, fermo restando che i VV. UU. proseguiranno ad utilizzare l’autovelox laddove si registrano particolare situazioni che vanno sanzionate per la loro pericolosità.

Ma come funziona uno speed check e per cosa si differenzia dagli autovelox tradizionali?

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