Il consiglio comunale di Recanati è andato in vacanza senza aver proceduto al rinnovo del consiglio di amministrazione degli IRCER e alla nomina dei suoi rappresentanti nell’ASTEA, uno dei quali sarà vicepresidente, toccando per due ani e mezzo ad Osimo la guida della società partecipata dal comune di Recanati, secondo azionista dopo Osimo.

Sarebbe però un peccato consumare questo periodo senza una riflessione sull’ASTEA visti i “rumors” che arrivano dalla città dei “senza testa” sull’indicazione del presidente. Una polemica in vero tutta osimana, ma siccome interessa un ente che offre servizi alla comunità recanatese, una valutazione saà il caso di farla, anche in termini di individuazione di quel vicepresidente che spetta a Recanati, e che fra due anni e mezzo diverrà presidente.

Ad accendere il fuoco del dibattito è il PD esimano che con una nota di Matteo Biscarini pubblicata sul sito del partito, parla di “disinvolta e irresponsabile gestione della cosa pubblica ponendo alla guida di una importantissima azienda pubblica una persona inadeguata”, senza “premiare capacità e competenza”. Se poi l’Astea andrà “a rotoli –dice Biscarini- potranno sempre lanciare una raccolta di fondi tra i cittadini” come fattoper una cooperativa locale fallita.

Di tutt’altro avviso sono però le liste civiche, che per mezzo di Latini prevedono per l’Astea “un futuro migliore dopo l’uscita di scena di Secchiaroli e Corvatta”, ex sindaco di Recanati con cui Osimo non ha mai instaurato un rapporto idilliaco, come si auspica invece di fare col neoeletto Fiordomo.

E su Mengoni, che da dipendente Astea diventa presidente, Latini ricorda che “in tutte le grandi aziende nazionali del settore siedono al tavolo della amministrazione dei dipendenti, al fine di rendere più forte, sicuro e efficace il legame tra azienda e organico lavorativo. Pensare poi che qualcuno non possa ricoprire un incarico, dopo avere contribuito ai migliori servizi dell’Astea, assume il sapore di settarismo senza giustificazioni”.

Intanto agli IRCER, il consigliere Filippo Gigli (nella foto, Per Recanati) ha assunto le funzioni di presidente reggente coadiuvato dai consiglieri Benito Mariani e Luigino Buresta. Si tratta degli unici che al cambio dell’amministrazione non si sono dimessi.

La reggenza coprirà il tempo necessario per la nomina del nuovo CdA e del relativo presidente, essendosi dimessosi per incompatibilità con la carica di consigliere comunale, Maurizio Paoletti.

Si sono altresì dimessi Liliana Camaioni, Roberto Pretini, Mirco Patrizietti, Luisa Paoloni, Roberto Angelici, Antonello Biondo dalla Casapiccola.

Per la presidenza degli IRCER circola con insistenza il nome di Sergio Beccacece (Gruppo Civico).