L’Amministrazione comunale intende fare alcune precisazioni in merito all’articolo uscito oggi (lunedì 3 agosto) sulla cronaca di Recanati-Porto Recanati de “Il Resto del Carlino” dal titolo “Il semaforo-trappola non c’è più”.
Anzitutto il sindaco Francesco Fiordomo fa sapere come non abbia ritenuto opportuno, alla scadenza, rinnovare il contratto con l’azienda “Project automation Spa” di Monza che aveva in appalto la fornitura delle apparecchiature di rilevazione delle violazioni del semaforo collocato in località Romitelli. Questo perché, come è noto, non ha mai condiviso l’intento del sistema installato dalla precedente Amministrazione, che era quello di fare cassa penalizzando i cittadini con un meccanismo discutibile e che generava dubbi dal punto di vista della corretta funzionalità.
Altro discorso, invece, il rigore e i controlli che il Comune, anzi, sta intensificando contro gli automobilisti che pigiano troppo il piede sull’acceleratore. La Polizia municipale effettua controlli sistematici sia in località Romitelli che nel resto del territorio comunale, con l’utilizzo dell’autovelox. L’abitudine di percorrere certe direttrici a velocità troppo elevata va sanzionata a tutela di tutti i cittadini.
Rispetto alla richiesta che l’avvocato Cingolani fa al sindaco dalle colonne de Il Resto del Carlino di annullare le contravvenzioni, va fatto osservare come ciò non rientri, chiaramente, nelle competenze del sindaco il quale, per altro, ha dato mandato ai vigili urbani e agli avvocati del Comune di verificare le varie situazioni di contenzioso senza voler creare ulteriori attriti con i cittadini coinvolti e nell’interesse dell’Ente.
Riguardo, infine, all’episodio, sempre menzionato dall’avvocato Cingolani, nel quale si chiama in causa l’atteggiamento dei vigili, si fa presente come la Polizia municipale segua tutte le procedure a norma di legge. Se l’avvocato è a conoscenza di eventuali abusi è invitato a denunciarli in modo esplicito.
Ecco il testo del servizio apparso oggi sul Resto del Carlino ed al quale il comune replica.
Rimosso il congegno elettronico del semaforo Romitelli, che in due anni ha provocato centinaia di ricorsi al Giudice di Pace ed appelli presso il Tribunale di Civitanova, ora il Comune dovrebbe prendere un altro provvedimento coraggioso, quello di annullare tutte le multe già fatte e per le quali sono in piedi contenziosi legali. Non è una proposta provocatoria. Ad avanzarla è Marco Cingolani avvocato recanatese che dal giorno dell’installazione del semaforo, luglio 2007, ha istruito decine di ricorsi. Molti di questi contengono proprio, come richiesta di annullamento della contravvenzione, la verifica del funzionamento del semaforo. “Come sarà possibile se l’apparecchiatura elettronica, ora, non c’è più?” Il giudice di Pace ha già manifestato con le proprie sentenze l’orientamento ad accogliere la maggior parte dei ricorsi. “Che ragione c’è, dice Cingolani, continuare su questa strada?”. Inoltre uno dei motivi frequenti dei ricorsi era la taratura dello strumento di controllo della velocità e dei tempi del giallo, che sino all’aprile scorso veniva fatta dalla stessa ditta installatrice del semaforo. Circostanza che era causa frequente di dichiarata illegittimità della multa. “Un bel pasticcio. Ecco perché chiedo al sindaco Fiordomo di fare questo ulteriore passo, azzerando tutti i contenziosi causati dal semaforo Romitelli. Sarebbe un atto intelligenze e di riconciliazione con centinaia di cittadini, molti dei quali recanatesi.” Cingolani invece denuncia al contrario un assurdo atteggiamento del comando dei vigili urbani che usa il pugno di ferro quando dovrebbe invece muoversi con maggiore buon senso. L’avvocato cita il caso di un suo cliente che si è visto sospendere la multa dal Giudice di Pace, ma con tutto ciò si è visto recapitare a casa la sanzione per la mancata comunicazione dei dati di chi era alla guida del mezzo, ai fini della detrazione dei punti della patente. “E’ un provvedimento completamente nuovo mai sino ad oggi adottato. Il mio cliente per opporsi a questo atto dovrebbe fare un altro ricorso ed io avanzare al giudice un’altra richiesta di sospensiva. E’ una cosa mai vista.”