Lega Ambiente ha reso noti i dati regionali relativi ai comuni cosiddetti ricicloni per le categorie raccolta differenziata, rifiuti organici, carta, plastica, vetro.

Recanati si afferma in quest’ultima sezione tra i comuni più virtuosi sopra i 20.000 abitanti con una percentuale del 4,33%.

Intanto comune e Cosmari stanno per arrivare alla definizione di un accordo (economie di bilancio permettendo) per ampliare la raccolta differenziata in città “porta a porta”, oggi concentrata nel solo cento storico con l’utilizzo di diversi sacchetti colorati per separare i rifiuti, raccolta limitata all’umido e al materiale inerte.

Se le analisi dei costi saranno compatibili con le risorse finanziarie del comune, progressivamente la raccolta differenziata sarà estesa anche negli altri quartieri. Un minore conferimento di rifiuti diffusi porta di per se già ad un risparmio da impiegare in un servizio qualitativamente più apprezzabile.

Se si andrà all’estensione delle aree servite dal porta a porta, sarà il caso anche di far partire un percorso educazionale per i cittadini al fine di un utilizzo di minor impatto visivo delle aree di raccolta, così come il comune dovrà studiare anche come “mimetizzare” con arredo verde e urbano certi filari di cassonetti che in alcune occasioni non hanno nulla da invidiare a Napoli.