Sarà Solomon Burke, noto come “the king of rock and soul”, l’ospite di “Aspettando burkeLunaria”, la performance in data unica (sabato 29 agosto) di una serata che riporterà, in una sorta di “.. ecco cosa vi aspetta il prossimo anno ..”, quella famosa serie di appuntamenti che erano stati dal 1996 al 2002 l’evento dell’estate recanatese richiamando migliaia di persone da tutta Italia per quella sua peculiarità di non essere il solito tout estivo del tal cantante o del tal’altro: chi sceglieva di entrare nel cartellone di “Lunaria” doveva impostare uno spettacolo unico nel suo genere interagendo con la grande letteratura o confrontandosi con la scienza. Sono nate performance uniche che hanno visto sul palco Jovanotti e l’antologia di Spoon River con Fernanda Pivano, oppure l’irruenta Gianna Nannini diventare una stella nella narrazione degli astri di Margherita Hack, tanto per citare due esempi.

E saranno dunque per la musica Solomon Burke, e per la parola, in questo caso la “grande parola”, il Vescovo di Macerata, mons. Claudio Giuliodori ad interagire sul palco.

Sotto le stelle, gli spettatori avranno l’opprtunità e la fortuna di emozionarsi di fronte ad una autentica leggenda della storia della musica, nota anche per il suo grande impegno religioso, tanto da essere noto oltre che come “Vescovo del Soul”.

Proprio la spritualità, l’attenzione per i temi della fratellanza e della pace che fin dagli vescsindvicesindesordi gospel hanno permeato la vita e l’espressività del grande artista di Filadelfia si trasformeranno in fertile terreno di confronto con l’altro, inconsueto e fortemente indicato, protagonista della serata: mons. Claudio Giuliodori.

Salomon Burke sapendo dell’altro ospite si è espresso con “sono onorato di poter condividere il palco ed un tratto di strada con il Vescovo Giuliodori”.

Solomon Burke sarà accompagnato da una formidabile “macchina del suono: “The Soul Alive Orchestra”, la formazione di 15 virtuosi musicisti al servizio della sua voce incantevole. Le canzoni fluiranno giuliodori201raccontando quel che le parole non possono dire. Le parole, grazie alla sensibilità di due conoscitori dell’animo e dei sentimenti umani quali il Vescovo Giuliodori e il reverendo Solomon Burke. Metteranno a fuoco quel che le canzoni, per loro intima natura, non sono chiamate ad approfondire.

Nella tradizione di Lunaria, l’ingresso sarò libero.

La presentazione è avvenuta in un clima surreale: sotto i loggiati del comune, senza amplificazione, con il sindaco che parlava ad una megafonino che poi si è spento (comunque non si sentiva neanche quello), in mezzo alla gente (molti non sapevano nemmeno di cosa si parlasse … “ho visto degli amministratori …”, altri nemmeno chi fosse Burke ..). Più che una conferenza stampa sembrava l'appendice di una manifestazione elettorale. Se possiamo scrivere queste righe è perché almeno l’ufficio stampa di Musicultura aveva preparato un press book.

Le conferenze stampa sono un momento di lavoro, purtroppo anche la triste vicenda della soppressione di Lunaria prima, dell’esilio forzato poi di Musicultura Festival è stata mal somatizzata da quella che una volta era l’opposizione ed oggi la nuova maggioranza. Con relative cadute di stile.

E mentre su un monitor scorrono suggestive testimonianze delle sette edizioni di Lunaria, il cronista se ne va anche perché sentire sotto i loggiati, da parte del pubblico presente , “… cantano due preti, non li conosciamo ….”, è veramente troppo.

“A 40 anni dallo sbarco sulla Luna la notte sull’Ermo Colle è meno buia e triste”, scrive nella presentazione il sindaco Fiordomo che, per quel poco che abbiamo sentito, ha ripercorso le dolorose vicende che hanno portato alla fuga da Recanati di Musicultura chiedendo pubblicamente scusa per l’atteggiamento della precedente amministrazione.

Il sindaco con il megafono (a sx l'assessore alle culture Marinelli), a ds Piero Cesanelli, patron di Musicultura.

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Altri momenti della "conferenza stampa"

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