Il rito sarà officiato da don Zorzolo, pastore della comunità e dal Vescovo Giuliodori, molto probabilmente all’aperto in previsione delle tante persone che si vorranno stringere intorno al papà Filiberto, alla mamma Morena e ai due fratelli di Jacopo, Sara 14 anni ed Edoardo 10.
La salma di Jacopo è attesa nel primo pomeriggio a Bagnolo per l’inizio di una veglia che vedrà tutta la comunità ritrovarsi intorno al dolore della famiglia. La sera stessa del drammatico incidente i bagnolesi si raccolsero subito in chiesa per una veglia di preghiera stante le condizioni disperate del bambino.
Sul piano dell’inchiesta giudiziaria le indagini sono condotte dai carabinieri di Recanati mentre il fascicolo a carico del conducente della Fiat Punto, un 34enne di Treia, aperto dal sostituto procuratore Rastrelli parla di omicidio colposo.
La dinamica dell’incidente sembra quella di un ingresso improvviso sulla strada principale da parte del ragazzino a bordo della sua bici e che l’auto si sia trovata davanti senza possibilità alcuna di evitare l’impatto da parte del conducente.
Jacopo è morto in sella ad una bici, la sua passione. Infatti era un giovane atleta della Ciclistica Recanati che oggi lo accompagnerà verso il traguardo più prestigioso, la pace dei cieli. Dal suo sacrificio ci sarà qualcuno che potrà proseguire a vivere grazie all'espianto di alcuni organi.