In piena campagna elettorale, il circolo ACLI “Don MIlani” aveva presentato un documento in cui si richiamavano i futuri amministratori ad una particolare attenzione alle politiche di salvaguardia del territorio. Oggi interviene, assessore incaricato, il nuovo responsabile di tale tematica
di Giacomo Galassi, Assessore Urbanistica e Territorio 
Ringrazio il circolo Acli Don Milani per il contributo che intende dare e per la disponibilità a collaborare con l'Amministrazione comunale.
Come assessore all'Urbanistica e Territorio condivido pienamente le sollecitazioni fatte in materia di tutela ambientale e valorizzazione del paesaggio, del resto questi punti sono parte centrale del programma di governo elaborato dalla coalizione "Recanati Cambia".
In questi ultimi anni a Recanati e purtroppo in molte altre città italiane, abbiamo assistito ad una aggressione del territorio che rischia di compromettere seriamente il paesaggio e la qualità della vita dei cittadini.
La pubblica amministrazione deve riappropriarsi quanto prima del proprio territorio, troppo spesso si è costruito non per rispondere a dei bisogni reali, ma sulla spinta di interessi diffusi e la politica è diventata contrattazione costante tra pubblico e privato.
Ciò non significa che resteremo fermi. Dobbiamo però prenderci tutto il tempo necessario per monitorare la situazione attuale, capire quali sono le esigenze della città, dei suoi abitanti, dei commercianti e dei turisti, dopodichè agiremo, puntando innanzitutto sul recupero dell'esistente e riqualificando la città secondo i canoni della qualità e della bellezza.
In questi ultimi anni a Recanati e purtroppo in molte altre città italiane, abbiamo assistito ad una aggressione del territorio che rischia di compromettere seriamente il paesaggio e la qualità della vita dei cittadini.
La pubblica amministrazione deve riappropriarsi quanto prima del proprio territorio, troppo spesso si è costruito non per rispondere a dei bisogni reali, ma sulla spinta di interessi diffusi e la politica è diventata contrattazione costante tra pubblico e privato.
Ciò non significa che resteremo fermi. Dobbiamo però prenderci tutto il tempo necessario per monitorare la situazione attuale, capire quali sono le esigenze della città, dei suoi abitanti, dei commercianti e dei turisti, dopodichè agiremo, puntando innanzitutto sul recupero dell'esistente e riqualificando la città secondo i canoni della qualità e della bellezza.