Nota del coordinamento del PD di Recanati
Terminati i festeggiamenti per la straordinaria vittoria ottenuta alle recenti elezioni amministrative dal sindaco Francesco Fiordomo e dal Partito Democratico, di gran lunga il primo partito della città e rappresentato in Consiglio Comunale da ben nove consiglieri, il partito non va in ferie e serra le fila in vista dei prossimi appuntamenti politici.
Ora l'attenzione è posta sui congressi che si terranno ad ottobre e che dovranno eleggere i nuovi dirigenti nazionali e locali e proprio in vista di questi appuntamenti ci preme ricordare a tutti i nostri elettori e al popolo delle primarie che per poter esercitare i diritti di voto ai fini congressuali è necessario iscriversi al Partito Democratico e ritirare la tessera entro e non oltre martedì 21 luglio (costo minimo 15 euro).
Il PD di Recanati ha dimostrato con i fatti di essere un grande partito, con una classe dirigente rinnovata, giovane e che oggi esprime dei validi rappresentanti nel governo della città.
Ma come abbiamo più volte detto in campagna elettorale, il cambiamento dovrà passare attraverso il coinvolgimento di tutti i cittadini alla "cosa" pubblica, non saranno solo il sindaco, la giunta o i consiglieri a lavorare per il bene della città, questo compito dovrà spettare a tutti coloro che vorranno essere coinvolti, che vorranno proporre, suggerire, vigilare.
Il Partito Democratico e i suoi iscritti faranno il loro dovere e saranno presenti e attenti affinchè il programma di governo venga attuato in tutte le sue parti, spetterà al sindaco e alla giunta il compito di rendere la partecipazione democratica la più ampia possibile.
Da parte nostra ci auguriamo che il Partito cresca sempre di più. Per questo vi invitiamo a recarvi presso la nostra sede in corso Cavour per iniziare insieme a noi una nuova avventura, per vivere con passione una nuova esperienza politica, civica e umana.
C'è, nei sogni di noi tutti, un paese diverso, moderno, efficiente, civile dove le regole della democrazia valgono e vengono rispettate. Realizzarlo è possibile. Si tratta di volerne sostenere l'onere con l'impegno personale e collettivo, mettendo a tacere quel dubbio che spesso si agita in ciascuno di noi, e che ci fa chiedere: ne vale la pena? Sì, ne vale la pena.