Di Enrico Cacciagiù, segretario UDC Recanati

“Quando mancano gli argomenti veri si passa all’attacco personale offensivo e gratuito: è quanto viene fatto nei confronti dell’onorevole Marconi, l’unico a cercare di dire le cose come stanno riguardo la recente vicenda elettorale. Non è questo il modo migliore che il PdL recanatese poteva utilizzare per aprire un dibattito franco e sincero sulla recente sconfitta elettorale comunale. Si preferisce mettere la testa sotto la sabbia. Ne prendiamo atto. Nel 1995 quando Paoletti perde perché le liste civiche e i popolari preferiscono l’astensione e il sostegno ad Ottaviani. Nel 1999 Marconi perde perché fette consistenti di FI e AN voltano le spalle ai loro partiti e votano Corvatta fin dal primo turno. Nel 2004 si vince perché Udc, Fi e An fanno l’accordo con le civiche e ottengono il 62%. Nel 2009 si perde perché il PdL passa dai 3.700 voti delle europee ai 2.200 voti delle comunali. Bastano i 1.600 voti delle civiche a giustificare il crollo come in tutte le altre circostanze elettorali. L’Udc invita da sempre il PdL ad un’alleanza stretta per creare un’alternativa politica stabile alla sinistra; per questo dichiarammo il sostegno ad un candidato PdL senza aprire mercati e compravendite in uso in molti altri scenari della provincia. Il PdL ringrazia l’Udc ma, attende la distruzione di ben tre candidati prima di decidere per Bartomeoli. L’Udc alle comunali ottiene 870 voti crescendo di circa 100 preferenze rispetto al 2004: unica forza della vecchia maggioranza ad aumentare i propri consensi, con una grande affermazione personale del capolista Gabriele Garofolo. A questo si aggiunge l’elezione di un nostro candidato in Provincia, Fuselli, e lo straordinario risultato alle Europee: 2300 voti di lista e 1440 preferenze per Luca Marconi”.